Caso Gregoretti, per i 5Stelle Salvini deve andare a processo

L’ex ministro dell’interno Matteo Salvini dovrà rispondere alle accuse di sequestro di persona per aver bloccato, nel luglio scorso, la nave Gregoretti con a bordo 131 migranti a bordo.

Il Movimento 5 Stelle annuncia che voterà a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti del leader della Lega Matteo Salvini sul caso Gregoretti. Luigi Di Maio, intervenuto nella trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa, non ha dubbi: Salvini deve farsi processare e rispondere alle accuse di sequestro di personaper non aver assegnato un porto sicuro alla nave con a bordo 131 migranti. La Giunta per le Immunità del Senato è convocata giovedì alle 13:30.

Bloccando a bordo della nave Gregoretti della Guardia costiera italiana 131 migranti, infatti, Matteo Salvini “nella sua qualità di ministro dell’Interno, ha abusato dei suoi poteri”. Questa la motivazione con la quale il Tribunale di Catania ha chiesto, per la seconda volta, al Senato di autorizzare il processo all’ex ministro dell’Interno.

 

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 “Sì a procedere contro Salvini – annuncia Di Maio –Qui non si stratta di fare o no un favore a qualcuno. Noi a gennaio o febbraio di quest’anno saremo chiamati a riconoscere l’interesse pubblico prevalente a bloccare una nave: ma stiamo parlando di una nave bloccata a luglio quando gli altri Paesi europei che venivano chiamati si offrivano per la redistribuzione dei migranti“.

“Quando un anno prima bloccammo la Diciotti – spiega Di Maio – era perché l’Europa non ci ascoltava. Facemmo la voce grossa e poi riuscimmo ad ottenere la redistribuzione in altri Paesi europei. Un anno dopo, la redistribuzione funzionava, quindi il blocco della Gregoretti non fu un’azione decisa dal governo, ma dal ministro dell’Interno Salvini. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”.

Il diretto interessato, tuttavia, non sembra d’accordo e afferma: “È un enorme spreco di soldi pubblici e di tempo – commenta Salvini – da parte di magistrati che cercano un reato laddove, a mio modesto avviso, non c’è, perché si trattò di una scelta politica che poggiava su normative nazionali e internazionali. E ricordo che questo sbarco, sospeso nel luglio scorso per 4 giorni, poi avvenne quando 5 Paesi europei e i vescovi italiani firmarono l’impegno di farsi carico dei migranti a bordo. Io ho indagini aperte nelle Procure di mezza Italia, da Torino a Roma, da Milano a Genova, ad Agrigento, a Catania. Mi domando se la priorità per questi tribunali sia Salvini come sequestratore brutto e cattivo”.

Di Maio, al contrario, afferma anche come “Il caso Diciotti fu un atto di governo perché l’Ue non rispondeva e servì ad avere una reazione, che poi arrivò. Quello della Gregoretti, dopo un anno, fu invece un atto di propaganda, perché il meccanismo di redistribuzione era già rodato e i migranti venivano redistribuiti in altri Paesi Ue. È questa la differenza enorme tra i due casi, la differenza enorme tra la realtà e la bugia”.

“Rischio fino a 15 anni di carcere – replica Salvini. – Ritengo che sia una vergogna che un ministro venga processato per aver fatto l’interesse del suo Paese. Sono indagato perché ho difeso la sicurezza, i confini e la dignità del mio Paese, incredibile”. L’ex ministro, inoltre, rischia un analogo epilogo anche per il caso della nave dell’Ong spagnola Open arms, fatta sbarcare ad agosto grazie all’intervento della Procura dopo 19 giorni in mare e un duro pugno di ferro nel governo gialloverde.

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