Messina, arrestati cinque pentiti. Avevano ricostruito un clan mafioso

Erano tornati nella città di origine dopo aver scontato la pena e la collaborazione con la magistratura. In poco tempo, avevano dato vita ad una nuova cosca mafiosa.

Cinque ex pentiti della mafia messinese arrestati, di nuovo. Per organizzazione di stampo mafioso. La Polizia li ha arrestati a Messina, dove erano tornati dopo aver scontato una pena detentiva. Erano anche collaboratori di giustizia: nel corso della loro permanenza in prigione avevano collaborato con i giudici e le forze dell’ordine.

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Tornati liberi, si sono rimessi a fare quello che facevano prima, quando erano rappresentanti di spicco della mafia messinese. Parliamo degli anni ’80 e ’90. Arrivati nella loro città, i cinque ex detenuti, insieme ad altre persone, hanno dato vita a ben due strutture criminali. La prima, una vera e propria cosca mafiosa, dedita principalmente alle estorsioni. La seconda, invece, specializzata in traffico di droga.

Due associazioni a delinquere in parallelo: alcuni membri in comune, e legate ovviamente da interessi sovrapponibili. Aveva anche una base, questa nuova organizzazione criminale: un ristorante. Gestito da uno degli ex pentiti, era il luogo di incontro della banda. Le loro azioni hanno iniziato ad emergere, attirando l’attenzione degli inquirenti.  Estorsioni, in particolare nei confronti del presidente di una associazione culturale, poi costretto alle dimissioni. Un notevole giro di spaccio di droga. E poi le tante armi a disposizione della banda.

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L’inchiesta è stata coordinata dalla DDA di Messina: 14 le misure cautelari messe in atto dalle forze dell’ordine.

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