Delirio social di due poliziotti, postata foto di un uomo in stato di fermo

Una foto di pessimo gusto che ha scatenato inevitabili polemiche. Protagonisti alcuni agenti dalla polizia locale di Opera. 

Prima di postare, è caldamente suggerito di pensare

Il fatto è successo nel milanese, due poliziotti avrebbero caricato su Facebook uno scatto che li ritrae in posa davanti a una cella nella quale c’è un uomo, fermato poco prima proprio dalla locale. Inopportuno uso dei social, e l’inevitabile circo mediatico che ne è conseguito. Prima di postare, è caldamente suggerito di pensare. Un consiglio da rivolgere a tutti gli usufruitoti dei social, troppe volte teatro di scene tutt’altro che virtuose. “Stamattina a seguito di segnalazioni da parte di cittadini, che lamentavano un soggetto teso ad infastidire le persone nell’area mercato di Opera – si legge nel post pubblicato su Facebook. Il personale del Corpo è intervenuto per le attività di rito. La persona è in stato di fermo e sono in corso gli accertamenti”. Questa la didascalia che accompagna la foto del fermato, a volto coperto, in cella.

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Querelle sui social e violazioni a norma di legge

Il logo del Corpo di Polizia Locale Comune di Opera

I tempi dell’internet sono fluidi, e così non è servito molto tempo prima che i commenti cominciassero a portare a galla l’errore (ingenuo) commesso dagli uomini in divisa. Fatta salva l’opera che le forze dell’ordine giornalmente prestano per la comunità, i follower non hanno risparmiato però lezioni di civiltà.  “Un gravissimo errore. Non smetteremo mai di ringraziarvi per il lavoro che fate, ma mostrare un uomo che, peraltro Non è neppure condannato ma ma solo in stato di fermo in attesa di accertamenti è illegale, degradante e inumano”, scrive un utente. “Che un uomo per di più accusato di un reato tutto da dimostrare tipo… Infastidire persone… Venga messo al gabbio e fotografato tipo animale da esporre al pubblico ludibrio ci riporta alla pre civiltà”, si legge invece in un altro commento.

Non solo il buon gusto però, c’è infatti una questione meramente giuridica in ballo: secondo l’art. 114 del codice di procedura penale è illegale la pubblicazione dell’immagine di persona privata della libertà personale ripresa mentre la stessa si trova sottoposta all’uso di manette ovvero ad altro mezzo di coercizione fisica.

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Pronte scuse, ed ammissione di un errore veniale

Prontamente rimossa la foto, sono arrivate anche le scuse da parte della polizia locale. Nel comunicato sono rese note le motivazioni del fermo, nel cui merito nessuno sarebbe entrato, e poi sottolineato l’erronea condotta degli user. “Scusandoci dell’immagine pubblicata sul post precedente, la stessa viene rimossa immediatamente – si legge sulla bacheca social – nel merito delle attività compiute la persona veniva fermata, mentre molestava in maniera insistente nell’area mercato alcuni passanti. Alla richiesta degli operatori di esibire i documenti per l’identificazione, la persona ne era sprovvista e poneva resistenza all’accompagnamento presso gli uffici per i dovuti accertamenti. L’indagato successivamente alle attività di P.G.ha aggredito gli operatori di Polizia procurandogli lesioni. Gli stessi sono stati trasportati in ospedale. Pertanto lo stesso su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale è in stato di arresto in attesa di convalida”

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