L’ex ministro Fioramonti dopo le dimissioni: “Serviva più coraggio”

Nuove dichiarazioni dell’ex ministro dell’Istruzione dopo le dimissioni rassegnate ieri. “Università e ricerca sono motori del Paese”, ha dichiarato Fioramonti.

Lorenzo Fioramonti

Lorenzo Fioramonti torna a parlare, poche ore dopo aver rassegnato le dimissioni. L’ormai ex ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca ha voluto dare nuovamente sfogo ai propri pensieri. E lo ha fatto attraverso il suo profilo ufficiale su Facebook. Fioramonti ha detto la sua dopo essere stato tormentato dai pensieri, specialmente per una serie di promesse non mantenute nei suoi confronti. Promesse che, a sua volta, l’ex ministro pentastellato non ha potuto mantenere.

Due giorni fa ho inviato al presidente del Consiglio la lettera formale con cui rassegno le dimissioni da ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Per cortesia istituzionale, ho atteso nel rendere pubblica la notizia. Mi sono messo a completa disposizione per garantire una transizione efficace al vertice del ministero, nei tempi opportuni per assicurare continuità operativa. Prima di prendere questa decisione, ho atteso il voto definitivo sulla Legge di Bilancio, in modo da non porre questo carico sulle spalle del Parlamento in un momento così delicato“. Dunque Fioramonti ha voluto dare tempo ai suoi ex colleghi ministri, prima di confermare una decisione già maturata.

Tra le dichiarazioni più note di Fioramonti, c’è quella relativa alle minacce di dimissioni in caso di scarsi fondi per il suo ministero. E lo stesso ex ministro spiega nel corso del suo post. “Le ragioni sono da tempo e a tutti ben note. Ho accettato il mio incarico con l’unico fine di invertire in modo radicale la tendenza che da decenni mette la scuola, la formazione superiore e la ricerca italiana in condizioni di forte sofferenza. Mi sono impegnato per rimettere l’istruzione – fondamentale per la sopravvivenza e per il futuro di ogni società – al centro del dibattito pubblico. Ho sottolineato in ogni occasione quanto, senza adeguate risorse, fosse impossibile anche solo tamponare le emergenze che affliggono la scuola e l’università pubblica“.

Il post di Fioramonti si chiude con una critica, neanche troppo velata, nei confronti della squadra di Governo. “La verità è che però sarebbe servito più coraggio da parte del Governo per garantire quella “linea di galleggiamento” finanziaria di cui ho sempre parlato. Soprattutto in un ambito così cruciale come l’università e la ricerca. Si tratta del vero motore del Paese, che costruisce il futuro di tutti noi. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola e della ricerca. Eppure si recuperano centinaia di milioni di euro in poche ore da destinare ad altre finalità quando c’è la volontà politica“.

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