Il tifone Phanfone si abbatte sulle Filippine. 16 i morti

Nelle Filippine centrali il ciclone Phanfone ha colpito villaggi rurali e aree turistiche. Annullati voli aerei e spostamenti su ferrovia e traghetti.

Sono almeno 16 le morti causate da un tifone che, ieri, ha colpito alcuni villaggi rurali e alcune aree turistiche nelle Filippine centrali. Si tratta del tifone Phanfone che, con venti a 195 chilometri orari, ha divelto i tetti degli edifici e abbattuto i pali della corrente elettrica. I decessi sono stati registrati nelle provincie di Iloilo, Leyte e Capiz.

Il bilancio è grave e i danni maggiori si contano sull’arcipelago delle Visayas. Gravemente danneggiato anche l’aeroporto di Kalibo, dove 115 voli sono stati annullati, come pure è stato sospeso il traffico ferroviario. Più di 24.000 le persone bloccate nei porti dopo che la guardia costiera ha vietato la navigazione di tutti i traghetti.

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Quasi 60 mila persone sono state costrette a lasciare le proprie case. Completamente distruttegli edifici fatti con materiali leggeri: segnalate anche frane e alluvioni.

Il tifone si sta ora allontanando dal Paese. E risultano disperse ancora 6 persone nella provincia di Iloilo, 463 chilometri a sud di Manila, una delle aree più colpite dal vento e dalle intense piogge portate da Phanfone.

Non è la prima volta che un tifone si abbatte nelle Filippine, anzi. Quest’anno, Phanfone è il 21esimo ciclone che ha colpito le Filippine. Il più grave è stato però quello nel novembre 2003: il tifone Haiyan che ha ucciso oltre 6300 persone, con oltre 4 milioni di sfollati.

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