Salvini: “Il Governo Conte? Somiglia al mio Milan, fanno pena entrambi”

L’ex ministro dell’Interno Salvini paragona il governo al Milan. “Entrambi non fanno squadra, sono messi lì a casaccio. Entrambi fanno pena”. E sull’immigrazione dalla Libia: “Fino a quando c’era Salvini, si confrontavano con l’Italia”

“Quando penso al governo Conte, penso al mio Milan. Entrambi fanno pena. Non è colpa solo di Di Maio. Se fa pena una squadra, non è colpa di un solo giocatore”. Matteo Salvini trova analogie tra il governo e il Milan, giudicato raffazzonato al pari dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte.

“Manca l’idea di squadra, stanno lì per pensare come tirare a campare e spartirsi le poltrone. E’ evidente – aggiunge – che c’è una squadra campata in aria che non può funzionare. Ciò comunque esclude qualsiasi alleanza con Italia Viva. Dove c’è Renzi non ci sono io”.

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“Porte aperte nella Lega, ma non promettiamo nulla”

“Le persone di buona volontà che si sentono tradite da Grillo e Di Maio – aggiunge Salvini – trovano porte aperte nella Lega. Qui possono continuare a combattere per il cambiamento, possono continuare a dare risposte agli italiani. Specifico però – puntualizza – che noi non cerchiamo nessuno e non promettiamo niente a nessuno”.

luigi di maio
Luigi Di Maio

Infine respinge le accuse di Luigi Di Maio, che indica lo stesso Salvini come responsabile nell’alimentare l’immigrazione dalla Libia. “Fino ad agosto l’interlocutore primo per la Libia era l’Italia e la situazione era sotto controllo. Lo dicono i dati sui flussi migratori. Tutto questo finché facevo il ministro. Ora ci sono turchi, russi, egiziani, francesi e nessuno chiama più gli italiani. E’ colpa di Salvini? Siamo seri. Forse siamo su Scherzi a Parte. Se non sono capaci di fare i ministri – conclude – facciano altro nella vita”.

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