Legge elettorale, subito scontro acceso | I nodi da sciogliere

Subito scontro sulla nuova legge elettorale nel corso della prima riunione sul testo Brescia. La Lega promette battaglia: “Tempi e metodi da Prima Repubblica, non c’è stato alcun confronto e non è accettabile”

Si è rivelata caldissima la prima riunione della commissione Affari costituzionali sulla nuova legge elettorale. Oggi sono iniziate le discussioni sul testo Brescia e subito si è aperto il dibattito. “L’iter è stato avviato -ha detto il presidente della commissione e primo firmatario del testo, Giuseppe Brescia- Il tema è caldo, lo sapevamo. Dopo le illustrazioni dei due relatori, già tutti i gruppi sono intervenuti”.

Le opposizioni, però, non ci stanno e sono intervenute per protestare su tempi e metodi. Il leghista Igor Iezzi ha rilasciato le prime dichiarazioni. “Questa legge espropria il popolo e consegna il potere di decidere i governi alle segreterie di partito. Siamo in piena Prima Repubblica. Loro anche nella relazione al provvedimento parlano di un confronto tra maggioranza e opposizione. Non c’è stato nessun confronto, un solo incontro non è un confronto”.

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salvini lega
Matteo Salvini, leader della Lega

Critica anche Forza Italia: “Confronto fugace e insufficiente”

Anche Anna Grazia Calabria di Forza Italia, oltre ad annunciare un testo degli azzurri che sarà scritto immediatamente,  protesta su tempi e metodi dopo il pronunciamento della consulta. “Dal nostro punto di vista – spiega – c’è stata una fugace consultazione dei gruppi parlamentari. E’un confronto insufficiente”.

Replica immediata del firmatario Brescia. “Noi abbiamo la massima disponibilità al confronto, posso assicurare che non vi sarà nessuna forzatura sui tempi di esame. Audizioni per trovare la quadra? Auspico – aggiunge – che l’impianto proporzionale, frutto del serrato confronto tra maggioranza e opposizioni, resti al suo posto. Sarebbe uno spreco tornare indietro arrivati a questo punto”

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