Greta al Forum economico mondiale: “Per il clima non è stato fatto niente”

Il Forum economico mondiale è entrato nel vivo, e fra i primi interventi c’è stato quello della baby-ambientalista Greta Thunberg: “si parla finalmente di clima ma finora non è stato fatto ancora niente”.

La piccola Greta tra i Grandi dell’economia mondiale riuniti nelle montagne della Svizzera, a Davos. Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario del World Economic Forum. Dal 21 al 24 gennaio i leader mondiali si ritrovano per il raduno annuale di politici, dirigenti d’azienda, accademici ed esponenti della società civile. E’ atteso anche l’arrivo del presidente americano Trump. E fra tanti giganti, ha preso la parola la piccola Greta. “Nessuno se lo sarebbe aspettato, c’è una maggiore consapevolezza e il cambiamento climatico è diventato un tema ‘caldo’. Ma da un altro punto di vista non è stato fatto nulla, le emissioni di Co2 non sono state ridotte ed è questo il nostro obiettivo”

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Greta interviene a un forum intitolato ‘Forging a sustainable path towards a common future’. La giovane svedese, arrivata ieri con una marcia da Landquart accompagnata da ambientalisti locali, è affiancata a Davos da una decina di ‘teenage changemakers’, coetanei impegnati sul fronte del clima. Greta ha promesso che “questo è solo l’inizio, è ora che si inizi ad ascoltare la scienza e si inizi a considerare la crisi per quello che è”.

Che cos’è il Forum economico mondiale

Il forum è un’organizzazione non governativa di cui fanno parte circa mille delle più grandi aziende del mondo e riunisce diverse migliaia di imprenditori e leader politici. È stato fondato nel 1971 dall’economista tedesco Klaus Schwab e si chiamava European Management Forum, il suo compito era quello di aiutare le imprese europee ad avere una migliore gestione aziendale. In seguito il forum è stato ampliato fino a diventare una piattaforma di dialogo, nel 1987 il nome è stato cambiato in quello attuale e nel 2015 è stato riconosciuto come istituzione internazionale. “La gente – si legge in un comunicato del fondatore Klaus Schwab – si sta rivoltando contro le élite economiche da cui ritiene di essere stata tradita, e i nostri sforzi per mantenere il riscaldamento globale limitato a 1,5°C sono pericolosamente insufficienti. Con il mondo che si trova a un crocevia critico, quest’anno dobbiamo sviluppare un ‘Manifesto 2020 di Davos’ per ridisegnare lo scopo e le schede di valutazione per le aziende e i governi”.

Klaus Schwab

 

 

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