Iran: aereo ucraino abbattuto da due missili

Secondo il rapporto dell’Aviazione civile iraniana “Due missili M1-TOR sono stati lanciati da nord in direzione del velivolo”.

Iran: aereo abbattuto da due missili – meteoweek

L’8 gennaio è precipitato un aereo ucraino in Iran, oggi è stato confermato che sono stati due missili ad abbatterlo. L’inchiesta era stata avviata dall’Iran e ha ricostruito tutta la dinamica dell’incidente che ha portato all’abbattimento del Boeing.

Leggi anche –> L’Iran ammette e si scusa: “Siamo stati noi ad abbattere aereo ucraino”

Hassan_Rouhani leader iraniano – meteoweek

Secondo il rapporto dell’Aviazione civile iraniana “Due missili M1-TOR sono stati lanciati da nord in direzione del velivolo”. In un primo momento Teheran aveva negato ogni coinvolgimento (il capo dell’aviazione civile iraniana ha dichiarato di avere informato il regime dell’errore lo stesso giorno dell’accaduto, eppure per 72 ore l’Iran ha nascosto la verità al mondo intero), di fronte alle prove schiaccianti ha dovuto confessare di aver abbattuto il Boeing durante l’attacco missilistico lanciato contro le basi americane in Iraq. La versione sostenuta dalla presidenza iraniana è che si sia trattato di un errore umano: l’antiaerea lo avrebbe scambiato per un velivolo nemico.

Leggi anche –> Aereo ucraino caduto in Iran, la replica: “Tesi disonesta”

L’Iran aveva inizialmente negato ogni coinvolgimento – meteoweek

Hassan Rouhani in un discorso televisivo ha reso nota la sua volontà di punire i colpevoli, aggiungendo che “il tragico evento sarà oggetto di un’indagine approfondita.”È stato un errore imperdonabile e una sola persona non può essere l’unica responsabile dell’incidente aereo. Le forze armate iraniane che ammettono il loro errore è già un buon primo passo ma adesso dobbiamo assicurarci che episodi del genere non si riproducano più“, ha anche detto, aggiungendo che il suo governo è “responsabile nei confronti della nazione iraniana e di altre nazioni che piangono vittime nell’incidente“. Anche altre nazioni hanno chiesto un’indagine approfondita su quanto accaduto, fra queste  Canada, Regno Unito, Ucraina, Svezia e Afghanistan.

Impostazioni privacy