M5S, Luigi Di Maio pronto al clamoroso annuncio

Il capo politico forse lascia la guida del Movimento. Alle 10 la comunicazione ufficiale a ministri e viceministri. Sul tavolo sono diverse ipotesi le ipotesi per la successione.

Potrebbe essere una giornata decisiva nella storia del Movimento 5 Stelle: Luigi Di Maio ha annunciato per le 10 un “importante annuncio”. Lo farà di fronte a ministri e viceministri del Movimento, convocati per una riunione a palazzo Chigi. Oggetto della dichiarazione, molto probabilmente, le dimissioni dello stesso DI Maio da capo politico. Anche se da ambienti vicini al ministro degli Esteri emergono anche ipotesi diverse.

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Lo scenario più possibile potrebbe essere più o meno questo: Di Maio dimissionario, con una reggenza affidata a Vito Crimi, che è il membro più anziano del Comitato di garanzia. Al congresso, poi, Di Maio potrebbe sostenere la parte politica che si oppone all’avvicinamento dei pentastellati nel fronte riformista. Il leader sarebbe poi pronto a rimanere dimissionario anche dopo gli stati generali di marzo per spingere il Movimento a trovare un nuovo equilibrio.

Chiara Appendino, sindaca di Torino

L’altra possibilità è che il leader lasci il ruolo di capo politico a favore di un «comitato di saggi». E’ una ipotesi più complessa da realizzare, anche se nomi e idee stanno già circolando da tempo. La tempistica è pianificata a tavolino, non solo perché l’annuncio arriva prima del voto dell’Emilia-Romagna e della Calabria. Di Maio vuole un Movimento strutturato e compatto. E non è un caso forse che oggi si riuniscano a Roma i probiviri per sanzionare i cosidetti “morosi delle restituzioni”.  Sempre oggi Luigi Di Maio annuncerà i facilitatori regionali: un altro modo per strutturare meglio il movimento a livello locale. Insomma, il cambiamento sarebbe pensato e strutturale.

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Alessandro Di Battista

Un’altra ipotesi è quella di un triumvirato: lo stesso DI Maio insieme alla sindaca di Torino Chiara Appendino e ad Alessandro Di Battista. Oppure un nuovo leader. Ipotesi che non sembrano scaldare gli elettori: il voto sui facilitatori espresso ieri dalla base ha infatti registrato 53.846 preferenze su tre aree: una media quindi di 18mila voti per area, che non sono molti. Qualunque sarà la nuova leadership del Movimento, il primo compito dovrà essere quello di ricreare un rapporto con gli elettori.

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