Indagini su Medjugorje, le apparizioni non hanno carattere demoniaco

Arrivano le prime anticipazioni sulla questione relativa al santuario di Medjugorje. L’inchiesta era stata avviata da papa Benedetto XVI e dal cardinal Ruini che la presiedeva.

santuario medjugorje

Non ci sono state manipolazioni nelle recenti apparizioni avvenute presso il santuario di Medjugorje. Questo è quanto è emerso dalla relazione finale della Commissione internazionale di inchiesta, che ha indagato sulla struttura bosniaca. Al tempo stesso, è stato stabilito che le stesse apparizioni non hanno avuto alcuna matrice di stampo demoniaco.

A stabilirlo è stata la commissione di inchiesta, istituita per l’occasione dall’allora papa Benedetto XVI. A presiedere questa commissione è stato il cardinale Camillo Ruini, che ha avuto il compito di vigilare sulle indagini condotte. E alla fine, come si legge anche sul sito di informazione religiosa “Il segno di Giona“, sono state smentite tutte le ipotesi che erano legate alle apparizioni che si è erano registrate a Medjugorje nelle ultime settimane.

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Joseph Ratzinger ha condotto l’inchiesta insieme al cardinale Ruini – meteoweek.com

Come nasce l’indagine su Medjugorje

Finora non era ancora stato pubblicato neanche uno stralcio di questa indagine, condotta ormai da diversi mesi. Alla fine è stato lo stesso papa Joseph Ratzinger a decidere di rendere noto l’esito di una indagine che ha radici molto lontane. Nel 1981, infatti, un gruppo di veggenti ha sostenuto di aver avuto apparizioni della Madonna in quel di Medjugorje. Nel frattempo, papa Francesco ha deciso di consentire la visita da parte di un visitatore apostolico presso il santuario. Così sono stati autorizzati anche i pellegrinaggi nel luogo sacro.

Si è parlato nella relazione finale del rapporto, definito ambiguo, tra i veggenti che hanno parlato delle apparizioni ed eventuali offerte in denaro. Tra le righe dell’esito dell’inchiesta si legge che questo rapporto “si situa nel versante della struttura personale, spesso priva di un solido discernimento e di un coerente orientamento“. A questi veggenti, sempre in base a quanto è stato stabilito dalla commissione di inchiesta, sarebbe mancata una attendibile e continuativa guida spirituale, nel corso di questi trent’anni. Vi sono, semmai, molti indizi di protagonismi spirituali esibiti e di relazioni pastorali mancate“.

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