Dal primo febbraio per contrastare il coronavirus l’Australia vieta l’ingresso di cinesi nel Paese. 100 mila studenti regolari non possono entrare. “Solo l’Australia e un piccolo numero di paesi hanno preso misure così estreme, che sono indubbiamente spropositate”.
L’Australia, l’oasi felice, quella degli incendi spesso dolosi che hanno distrutto la fauna e ucciso milioni di animali. Quell’Australia dal primo febbraio non vuole più che cinesi entrino nel Paese. E’ la scelta del premier Canberra per contrastare l’epidemia del coronavirus. E succede che Oltre 100 mila studenti cinesi in possesso di visto australiano per motivi di studio che programmavano di cominciare gli studi questo mese, siano bloccati fuori dall’Australia a causa del divieto di ingresso imposto dalle attività di Canberra. Lo scrive il Guardian Australia online, precisando che il bando, originariamente disposto per 14giorni, è stato appena prorogato di un’altra settimana e la misura sarà rivista “su base settimanale”.
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Immediata la reazione dell’ambasciata cinese a Canberra, che ha espresso “profondo rincrescimento e insoddisfazione”, affermando che la Cina ha adottato “le misure di prevenzione e controllo più comprensive e rigorose” contro la malattia. “Solo