Coronavirus, dal Pd appello a Di Maio: “Rimpatriamo italiani dal Giappone”

Coronavirus, il deputato del Pd, Andrea Romano, rivolge un appello al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “Si attivi in ogni modo possibile per rimpatriare al più presto i 35 italiani a bordo della Princess Diamond ferma in Giappone. Gli ultimi scenari impongono un intervento”

luigi di maio
Luigi Di Maio, ministro degli Esteri

L’epidemia del coronavirus spaventa il Pd. Dopo il rientro in Italia di Niccolò, il 17enne italiano rimpatriato dalla Cina, ora si attende il ritorno a Roma dei 35 italiani a bordo della Diamond Princess. La nave da crociera è bloccata nella baia giapponese di Yokohama a causa dell’alto numero di infetti a bordo. Proprio in queste ore è stata resa nota la notizia dello sbarco da parte di 380 cittadini degli Stati Uniti presenti sulla nave. Sarebbe proprio questa l’operazione che secondo il Pd “cambia lo scenario”. Ne è convinto il deputato dem Andrea Romano che, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, chiede espressamente al ministro degli esteri Luigi Di Maio di attivarsi prontamente. L’obiettivo, secondo Romano, deve essere il “rientro immediato dei nostri connazionali”.

“Non è una critica – spiega – ma un richiamo forte affinchè l’Italia attivi tutte le procedure del caso. Ogni giorno che passa, i nostri connazionali sono soggetti a rischi maggiori. Incertezza e indecisione, che fin qui l’hanno fatta da padrona, devono essere messi in disparte. E’nell’interesse di tutti tutelare la salute dei 35 cittadini italiani. Il Governo italiano, come fatto per altri casi, deve fare un passo: organizziamo autonomamente il rientro in patria degli italiani sulla Diamond Princess”.

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Il monito a Di Maio: “E’ il momento di agire”

Secondo Andrea Romano i fatti nuovi delle ultime ore impongono una decisione autonoma, che funga anche da segnale da lanciare alla comunità internazionale. “Intanto – suggerisce Romano – occorre attivarsi con le autorità giapponesi, perché non si vede per quale motivo gli Usa l’hanno fatto e noi dovremmo aspettare ancora giorni. Come abbiamo riportato Niccolò dalla Cina, siamo in condizione di farlo anche per loro. Le forze armate, che voglio ringraziare, sono efficientissime e perfettamente in grado di fare lo stesso con i 35 italiani sulla nave. Crediamo si tratti di una operazione fattibile. Il tema – aggiunge – è la decisione politica, lo dico da parlamentare di maggioranza con piena solidarietà verso il governo e da membro della commissione Esteri. Il ministro faccia un passo presso le autorità giapponesi per decidere un’operazione simile a quella fatta con Niccolò”.

Poi, loda il governo per il modo in cui ha affrontato la situazione. “Il Governo si sta muovendo con lucidità, accortezza e tempismo. Credo – puntualizza – che abbia fatto molto bene in due sensi: da una parte ha seguito il criterio di ascoltare gli scienziati, che sanno di cosa parlano. E anche sul piano della scuola con la circolare di Speranza è stata fatta una buona cosa, incoraggiando i presidi a lavorare insieme alle famiglie degli studenti cinesi tornati in Italia, segnalando eventualità di casi sospetti. Aggiungo un altro elemento politicamente importante: la Lega era partita con la solita caciara polemica, hanno provato a fare propaganda. Ma la grande lucidità e la rapidità del governo hanno disarmato persino la Lega”.

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