Gregoretti, Di Pietro difende Salvini: “Semmai sono tutti corresponsabili”

L’ex magistrato ed ex leader di Italia Dei Valori Antonio Di Pietro. “Il caso Gregoretti? Mi disturba l’ipocrisia di Conte e dei ministri. Dovesse prefigurarsi il reato, per il quale esistono delle ragioni, sarebbero tutti corresponsabili. Si scarica la responsabilità soltanto su Salvini”

Di Pietro difende Salvini
L’ex magistrato Antonio Di Pietro interviene sul caso Gregoretti

Antonio Di Pietro interviene sul caso Gregoretti, dichiarandosi indignato per la gogna mediatica cui è sottoposto il leader della Lega Matteo Salvini. Secondo l’ex magistrato – appurato il reato – dovrebbero essere chiamati in corresponsabilità tutti i membri del governo che ha agito. “Mi disturba il comportamento pilatesco di chi adesso vuole scaricare solo su Salvini una responsabilità politica – spiega l’ex leader Idv – Il reato è sì valutabile anche come penalmente rilevante, ma andrebbe esteso anche agli altri membri del governo. Il pubblico ufficiale ha l’obbligo di impedire il reato, quindi il presidente del Consiglio doveva impedirlo. Se Salvini deve essere giudicato penalmente, devono essere chiamati in corresponsabilità tutti gli altri”.

Intervenendo alla trasmissione radiofonica “L’Italia s’è desta”, l’ex magistrato aggiunge. “Osi vota per mandare tutto il governo Conte Uno a giudizio oppure si stabilisce che non ci debba andare nessuno. La legge dice che chi ha l’obbligo di impedire un reato è punito come se l’avesse commesso. Ma è ovvio. Se sei un carabiniere che ha appena finito il suo turno e vedi uno che stupra una ragazza, non è che non intervieni perché non sei in servizio in quel momento. Anche il presidente del Consiglio è sempre in servizio. Così come gli altri ministri”.

Leggi anche –> Regionali Veneto, Pd candida Lorenzoni. Zingaretti: “Figura indipendente, mobilitati per vincere”

Leggi anche –> Maltrattava e picchiava la moglie da 30 anni: arrestato ottantenne

“Sul piano politico fu una mossa scellerata”

Di Pietro difende Salvini sul piano delle corresponsabilità, pur criticando aspramente il comportamento tenuto dall’ex ministro dell’Interno sul piano politico. “Dobbiamo partire da un presupposto tecnico: tenere bloccate delle persone sul suolo italiano è un atto di prepotenza che si chiama sequestro di persona. Quello che di questa storia non mi convince è l’ipocrisia degli altri componenti del governo che oggi fingono di dire che Salvini ha fatto tutto da solo. Ma quella politica scellerata, come dimostra anche il caso Diciotti, era stata evidenziata anche prima della vicenda Gregoretti. E quella politica, che è abuso delle proprie funzioni, è una responsabilità costituzionale che riguarda tutti i componenti del governo”.

Personalmente – aggiunge Di Pietro – ritengo che il sequestro ci sia stato e che sia avvenuto un abuso. Ma delle due l’una: o questo abuso ha soltanto una valenza politica, e in questo caso assumetevi tutti la responsabilità davanti al popolo, oppure fate due pesi e due misure, trasformando Salvini, che ha approfittato del suo ruolo, in una vittima. Cosa avrei votato io se fossi stato al governo? Se fossi stato in maggioranza o all’opposizione, avrei comunque votato perché i magistrati giudicassero Salvini e l’operazione di governo. Il problema è nel merito. Il giudizio è su tutto il governo, il presidente del Consiglio non può essere visto come quello che sta lì a guardare da incolpevole sulla vicenda”.

Impostazioni privacy