Roma, ancora prostituzione minorile: in vendita a partire da dieci anni di età

Nel corso dei una audizione in commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza la sostituto procuratore di Roma lancia l’allarme: a Roma molta prostituzione minorile, e molti bambini vittime di reati.

Ragazzini, anzi bambini. Che vengono fatte e fatti prostituire a tredici, dodici, anche dieci anni. Una situazione definita “inquietante” anche da Maria Monteleone, sostituto procuratore di Roma, che ha lanciato l’allarme nel corso di una audizione alla commissione parlamentare di inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza. E la Capitale d’Italia non è nuova a vicende torbide di questo tipo: non possono tornare alla mente le vicende del 2013, ad esempio. L’inchiesta che rivelò la storia delle due ragazzine fatte prostituire nel quartiere romano dei Parioli.
La Monteleone, coordinatrice del pool che si occupa dei diritti
dei minori, ha spiegato che soltanto in questo ultimo anno giudiziario sono partiti ben 31 nuovi procedimenti presso il Tribunale di Roma che riguardano proprio la prostituzione minorile. Un drammativo fenomeno che riguarda sia
bambine che bambini : “Purtroppo – spiega il magistrato – sono
sempre più protagonisti anche bimbi con meno di 14 anni, quindi anche di 13, di 12 o di 10 anni”.

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Inimmaginabile ma reale: impossibile non rievocare la vicenda giudiziaria – di cui la stessa Monteleone si occupò coordinando le indagini – che sette anni fa vide coinvolte due studentesse di un liceo classico di Roma di 14 e 15 anni. Le vittime furono adescate su internet da tre uomini che le avviarono alla prostituzione: le due ragazzine ricevevano i clienti in un appartamento del quartiere Parioli. La denuncia partì dalla madre di una delle minorenni, che si insospettì dalla enorme quantità di denaro di cui disponeva la figlia. La madre dell’altra ragazzina invece non si insospettì di nulla: alla fine risultò essere complice degli sfruttatori, e con loro andò a finire in galera.

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“Negli anni precedenti abbiamo avuto un’impennata di procedimenti nuovi in questa materia, connessa alla nota vicenda delle baby squillo”, ha ricordato la pm Monteleone. Incalzata dalle domande della commissione parlamentare, la pm ha allargato il campo di analisi ed ha fornito maggiori dati.
A Roma è stato registrato “un costante incremento dei reati
che vedono come persona offesa i minori. Abbiamo avuto ben 117 nuovi procedimenti penali per atti sessuali con minorenne, questa è sicuramente la fattispecie di reato più frequente” ha illustrato la Monteleone, che ha posto l’accento anche sul “costante aumento del delitto di adescamento di minore, soprattutto commesso attraverso la rete internet: solo nell’ultimo anno giudiziario abbiamo avuto un incremento del 12,8% perché i procedimenti penali nuovi sono passati da 117 a 132”. Significativo anche l’incremento delle violenze fisiche che sempre più spesso capitano all’interno delle scuole, fin da quelle della primissima infanzia. E sono 214 i nuovi procedimenti per sottrazione di minore, alcune anche a livello
internazionale. Preoccupano anche i delitti di pornografia
minorile: ben 262 in un anno. Ma tra i reati più numerosi ci sono “i maltrattamenti in famiglia e la violenza sessuale”.

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