Il governatore della Toscana sostiene che chi attacca la sua regione è in malafede. Il leghista si schiera dalla parte di Burioni e minaccia provvedimenti.
Continua a crescere la tensione nel nostro Paese, a fronte della minaccia sempre più elevata di una diffusione del Coronavirus. E questa tensione sgorga anche nei rapporti tra le istituzioni, come si può vedere nel recente confronto tra Enrico Rossi e i suoi detrattori. Il presidente della regione Toscana aveva inizialmente replicato a chi sosteneva che nel territorio di cui è governatore non si stavano prendendo le misure necessarie per prevenire l’epidemia. E l’uso, da parte sua, di una terminologia abbastanza forte aveva fatto storcere il naso a chi lo invitava e essere più previdente.
Tra questi spiccano soprattutto Roberto Burioni e, in ultimo, anche Matteo Salvini. Il noto virologo aveva sostenuto la tesi secondo la quale la quarantena per evitare la diffusione del COVID-19 dovesse essere obbligatoria. Di contro, il governatore della Toscana aveva fatto capire che tutto stava andando nella maniera prescritta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. E nonostante la folta presenza di persone di origini cinesi nella suaa regione, Rossi appare ancora tranquillo, tanto da potersi permettere il lusso di replicare via social a Burioni.
“La Toscana – ha scritto su Facebook Enrico Rossi – in materia di prevenzione contro il Coronavirus, seguendo le linee nazionali di sorveglianza attiva, sta facendo più di tutte le altre Regioni. Chi ci attacca o non è bene informato o è in malafede o è un fascioleghista“. Un attacco piuttosto netto, al quale non si è fatta attendere la risposta di Burioni. “Il presidente della Regione Toscana, che secondo me sottovaluta il rischio del Coronavirus esponendo a rischi evitabili i propri cittadini, afferma che chi lo critica o è male informato o è fascioleghista. Lo stesso presidente che nella sua regione offre l’omeopatia all’interno del sistema sanitario. Complimenti davvero“. 
Il botta e risposta tra Rossi e Burioni non si è limitato a questo scambio di “cortesie” via social. “C’è un emerito professor Burioni che, senza essere adeguatamente informato, sui social attacca la sanità toscana su un tema delicato come il coronavirus“. Da qui arriva anche l’arringa di Salvini in difesa di Burioni e all’attacco di Rossi. Il leader della Lega si dice pronto ad avviare un esposto nei confronti del governatore toscano. “Non sta facendo tutti i controlli necessari su chi rientra dalla Cina, mette a rischio la salute dei cittadini toscani, e accusa chi lo critica, scienziati e medici compresi, di essere un ‘fascioleghista’“.
Intanto dalla giunta regionale toscana si fa sapere che “le strutture della sanità toscana sono a lavoro per adeguare il sistema di sorveglianza attiva già operante alla luce della nuova circolare ministeriale. Nelle prossime ore seguirà una dettagliata comunicazione“.
