Spagnola, l’epidemia che rischiò di cancellare l’Europa

L’influenza spagnola è conosciuta come la pandemia più cruenta della storia dell’umanità. Un evento che ha segnato il mondo, più della peste nera, che nel 1300 fece più di 20  milioni di vittime in tutto il mondo.

 

INFLUENZA SPAGNOLA, LA STORIA DEL VIRUS CHE UCCISO 20 MILIONI DI PERSONE

Nella primavera del 1918 i contagiati erano circa un miliardo, 20 milioni i morti in tutto il mondo. Gli epidemologi  tentarono di studiare il virus, per tutto il secolo scorso. Gli scienziati hanno con il tempo accertato la sua origine epizoozotica, cioè il virus sarebbe stato trasmesso dagli animali all’uomo. La sua pericolosità fu dovuta alle mutazioni del virus, che lo resero fatale per l’uomo.

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PERCHE’  VIENE COMUNEMENTE DEFINITA “SPAGNOLA?”

Il virus venne convenzionalmente definito come “influenza spagnola”. Ma la Spagna c’entra ben poco. Il motivo per il quale è detta “spagnola” è dovuto al fatto che l’ Europa stava vivendo un’altro terribile momento, la Grande Guerra e le informazioni, dunque, potevano essere diffuse solo attraverso lo stretto controllo militare. La Spagna che rimase neutrale al conflitto, non soggiaceva alle regole per la diffusione delle informazioni, dunque le notizie circa le vittime del virus venivano riportate senza censure dai giornali spagnoli. Nel 1918, l’influenza spagnola raggiunge gli Stati Uniti, il Giappone, seguono i primi casi di contagio in Francia, Italia ed Inghilterra. Inizia cosi, la più grande pandemia del 900.

Influenza spagnola, tra i sintomi anche la polmonite batterica.

L’influenza spagnola presentava sintomi comuni: infezione broncopolmonare,cianosi, polmonite batterica per la quale non esistevano farmaci. In Italia il virus fece circa 600.000 vittime. I medici non riuscirono prontamente ad individuare la natura eziologica del virus influenzale, sia perchè non disponevano dei mezzi necessari, sia perchè il conflitto mondiale aveva indotto i governi a sottovalutare la morbosità del virus, dedicando fondi economici per l’acquisto di armi per la grande guerra. In Italia furono sopratutto i giovani a morire, mentre gli anziani riuscirono a sopravvivere grazie agli anticorpi sviluppati per via della pandemia del 1890.

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