Coronavirus: salgono a 25 i casi in Veneto

Il governatore Zaia ha comunicato che i casi di coronavirus in Veneto sono saliti a 25.    

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(Photo by HUSSEIN FALEH/AFP via Getty Images)

Il governatore del veneto Luca Zaia, ha comunicato che che il numero di casi di persone contagiate dal coronavirus è salito a venticinque. Tra i nuovi malati ci sono anche due persone anziane residenti a Venezia. Attualmente, i due sono ricoverati nell’ospedale della città. La situazione è complicata. Soltanto nel focolaio di Vo’ Euganeo ,si sono registrati complessivamente 19 casi di contagio. Il Ministro Speranza ha inoltre vietato l’accesso all’ospedale, in accordo con Luca Zaia.

Coronavirus: la situazione in Veneto

Al momento in Veneto sono state istituite due aree di quarantena. La prima è l’ospedale di Schiavonia, mentre la seconda il paese di Vo’. Centinaia di cittadini che vivono in queste zone, sono stati sottoposti a tampone. Tra loro, ci sono i residenti a Vo’, ma anche l’intero personale medico e paramedico dell’ospedale di Schiavonia. Pronto Soccorso, Medicina, geriatria, e Terapia Intensiva sono i reparti ospedalieri in cui si trovano i contagiati.

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I primi duecento test effettuati dentro l’ospedale tra pazienti e personale, sono risultati negativi al coronavirus. Per far fronte all’emergenza di Schiavonia, la Protezione Civile durante la notte ha montato 12 tende, che possono contenere 96 posti all’esterno. Queste sono state messe a disposizione del personale medico e degli operatori sanitari. 

Coronavirus: i primi due casi in Veneto

In Veneto, i primi due casi sono stati registrati nella giornata di venerdì 21 febbraio nel paese di Vo’, in provincia di Padova. I contagi sono stati confermati in un primo momento dai test eseguiti all’ospedale di Padova.

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Luca Zaia (Photo by Robert Hradil/Getty Images)

Un’ulteriore verifica è arrivata poi dall’ospedale Spallanzani di Milano. La prima vittima del coronavirus in Italia era un uomo di 77 anni di nome Adriano Trevisan. L’uomo era il padre dell’ex sindaca del paese di Vo’. Il secondo paziente risulta al momento in condizioni meno gravi. È stato trasferito all’ospedale di Padova, nel reparto di malattie infettive.

I giornalisti hanno poi chiesto a Luca Zaia se questa situazione metta a rischio il carnevale di Venezia. Il governatore si è semplicemente limitato a rispondere “ci sarà anche di più”.

 

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