Italiani all’estero, la storia di un giornalista: “Io in quarantena in Cina”

Arrivano le prime denunce di italiani respinti, uno di questi persino in Cina. E i nostri connazionali in Europa segnalano la totale assenza dei controlli necessari.

gabriele battaglia italiani estero

I casi di Coronavirus che si sono registrati nell’ultima settimana hanno posto l’Italia al centro dell’interesse internazionale. Centinaia di casi di contagio nel giro di una settimana hanno reso il nostro, il terzo Paese maggiormente colpito su scala mondiale. E così ci ritroviamo ad assistere a scene tutt’altro che edificanti nei confronti dei nostri connazionali. Gente alla quale vengono chiuse le porte in faccia, come nel caso della nave respinta in due porti dei Caraibi. Ma anche casi di controlli eccessivi nei confronti degli italiani presenti all’estero, pur non avendo avuto contatti con le zone considerate “rosse”.

E così gli italiani si trovano in una situazione paradossale, in cui la loro semplice cittadinanza li vedrebbe come casi da allontanare. Si registrano anche in giro per l’Europa casi di italiani che non possono uscire di casa o ai quali viene intimato di non avvicinarsi a locali pubblici al chiuso. E così arrivano anche le prime denunce, vista la netta disparità di trattamenti rispetto ad altre nazioni dell’Unione Europea. Come nel caso della Francia, che ieri è venuta a conoscenza dei primi due casi, entrambi non collegati alla vicinanza o alla frequentazione con l’Italia.

Gli italiani segnalano l’assenza di controlli all’aeroporto di Madrid – meteoweek.com

Così gli italiani vengono messi in disparte o addirittura in quarantena. È il caso di Gabriele Battaglia. Si tratta di un giornalista italiano che esercita la sua professione proprio in Cina. Un giornalista italiano che viene messo alla berlina nel Paese in cui il Coronavirus ha avuto origine e dal quale si è diffuso. Il tutto per via delle sue origini italiane, che avrebbero fatto scattare l’allarme. “Io sto vivendo la situazione abbastanza paradossale di essere messo in quarantena in Cina, cioè il luogo e il focolaio del Coronavirus. E solo perchè provengo dall’Italia“, dichiara Battaglia in uno stralcio apparso sul programma “Sono le Venti“, andato in onda su Nove.

La cosa buffa è che la mia è una quarantena un po’ sui generis. Io posso girare all’interno del compound“, prosegue Battaglia nella sua testimonianza. Un’altra voce arriva durante la trasmissione, condotta dal giornalista Peter Gomez. E riguarda un altro tra gli italiani che in questi giorni si trova in Spagna, probabilmente in vacanza. Le sue parole sono abbastanza allarmanti, visto che nelle principali città iberiche non si eseguirebbero i controlli necessari. “In questa mattina ho preso un volo da Linate a Madrid – dichiara – . Non ho ricevuto nessun controllo, neanche della temperatura. Adesso stiamo viaggiando verso Barcellona in completa tranquillità“.

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