Beppe Severgnini: “Invitato in Rai, non mi hanno fatto entrare perché sono di Crema”

Durissima dichiarazione del giornalista del Corriere della Sera ospite del programma di Lilli Gruber.

Stefania M. D’Alessandro – Getty Images

Il coronavirus sbatte la porta in faccia a Severgnini

Ansia, esagerazione, e cattiva comunicazione. Stando ai fatti, il problema coronavirus c’è , ma analizzando la questione serve chiarire e stemperare l’ansia che sta affliggendo un paese intero. Ospite della trasmissione Otto e Mezzo, condotto da Lilli Gruber su La7, il giornalista e scrittore Beppe Severgnini ha raccontato uno spiacevole episodio che lo ha visto protagonista. Il giornalista ha raccontato in diretta un triste episodio che lo ha visto protagonista. Un faccia a faccia non con il coronavirus, ma uno scontro con una realtà che sta diventando limitante e distopica. Il rifiuto di ingresso in uno studio televisivo, ha scaturito  la denuncia pubblica del giornalista.

“Sei di Crema, non puoi entrare nello studio. Potresti essere infetto”

Severgnini ha raccontato di essere stato invitato dalla Rai per partecipare a un programma in diretta negli studi Rai di corso Sempione a Milano. Prima che arrivasse la conferma però, il giornalista è stato contattato dalla produzione e il suo invito è stato annullato. Motivo della discussione il fatto che il protagonista abitasse nella zona indicata come rossa a causa del coronavirus e quindi possibile persona infetta. Severgnini infatti risiede nella zona a sud della Lombardia, a Crema per l’esattezza. Dopo aver incassato il colpo è partita la denuncia in diretta. Dopo poche ore Lilli Gruber chiama ospite il giornalista che in collegamento racconta l’accaduto.  “Mi hanno invitato in un programma della Rai, ma ancora prima che io confermassi la mia presenza, mi hanno detto che io sono di Crema, che è nella Lombardia del sud, e quindi non avrei comunque potuto entrare nello stabile. Se tu non puoi entrare nello studio Rai di Milano è una stranissima sensazione. Fateci sapere allora qual è la regola generale da seguire, quali sono le città e i posti soggetti a restrizioni”, ha concluso il giornalista e scrittore.

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