Coronavirus, il Presidente dei Biologi: “Il nostro è un virus padano”

Il presidente dell’Ordine dei Biologi Vincenzo d’Anna sostiene che il ceppo isolato a Milano non sia identificabile con il coronavirus. Si tratta invece a suo parere di un virus padano.

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(Photo by STR/AFP via Getty Images)

Vincenzo d’Anna, presidente dell’Ordine dei Biologi Italiani, ha dichiarato che il ceppo isolato a Milano, è in realtà un virus padano. Pare che questo virus risieda negli animali che vengono allevati in terreni concimati con fanghi industriali provenienti dal Nord. Il presidente dei Biologi, ha specificato poi che a suo parere esistono due epidemie attualmente in circolazione in Italia. La prima è cinese, ed è per l’appunto il coronavirus.

La seconda invece è quello scoperta all’ospedale Sacco di Milano, che si riconduce al virus padano citato in precedenza. Addentrandosi nei dettagli, d’Anna ha dichiarato che: “Sembra che tale virus sia domestico ha dichiarato e non abbia cioè alcunché da spartire con quello cinese proveniente dai pipistrelli”. Per il biologo ci troviamo di fronte in questo caso a un virus para influenzale molto poco pericoloso. D’Anna ha infatti detto che il virus padano isolato a Milano, risulta “senza nessuna nocività mortale se non per la solita parte a rischio della popolazione” .

Coronavirus: al momento quella del virus padano è un’ipotesi

Quella del presidente dell’Ordine dei Biologi riguardi il virus padano è comunque al momento un’ipotesi. Nessun laboratorio italiano è stato ancora in grado di confermarlo. In ogni caso, D’Anna ha poi continuato affermando che: “Bisognerebbe parlare alla gente in maniera meno catastrofica e più pacatamente. Il panico è peggiore della malattia. Cominciamo a chiamare le cose col proprio nome. Lasciamo stare la Cina”.

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Photo by JUNG YEON-JE/AFP via Getty Images)

Nel frattempo, Giulio Gallera, assessore lombardo al Welfare, ha dichiarato che per riuscire a fronteggiare adeguatamente l’emergenza coronavirus, si farà ricorso a una misura straordinaria. L’intenzione espressa dall’assessore, è infatti quella di richiamare in servizio medici, infermiere e operatori sanitari in pensione. Una misura forse forte, ma la situazione purtroppo resta complicata. La compagnia aerea americana American Airlines ha annunciato di aver sospeso tutti i voli da e per Milano fino al 24 aprile.

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A Brescia è arrivata subito una prima risposta sulla proposta di Gallera riguardo il reclutamento di nuovo personale. È arrivato  infatti l’appello del direttore generale dell’Asst Spedali Civili di Brescia, Marco Trivelli. Trivelli, nel commentare le dichiarazioni di Gallera, ha affermato che: «Devono essere pensionati e liberi professionisti con una solida esperienza, purché disponibili da subito. L’esperienza è necessaria perché dovranno occuparsi di pazienti difficili, con problemi respiratori gravi e che hanno bisogno di mani esperte per essere mobilizzati».

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