In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon è un tenero road movie che ha come protagonista un giovane ragazzo affetto da sindrome di Down. Nel film diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz, vincitore del premio del pubblico al South by Southwest dello scorso anno, anche Shia LaBeouf, Dakota Johnson e Bruce Dern. 
In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon arriverà (salvo rinvii) nelle sale cinematografiche italiane dal prossimo 19 marzo. Il film costruisce l’esordio sul grande schermo del bravissimo Zack Gottsagen (Zak), affiancato dal divo della saga Transformers, Shia LaBeouf (Tyler) e da Dakota Johnson (Eleanor), star del Suspiria di Luca Guadagnino.
In viaggio verso un sogno
Zak (interpretato dal giovanissimo Zack Gottsagen) è un ragazzo con la sindrome di Down che decide di scappare dalla casa di cura dove vive per inseguire il sogno di allenarsi con il suo eroe e diventare così un wrestler professionista. Con una imprevista svolta del destino, però, la strada di Zak si incrocia con quella di Tyler (Shia LaBeouf, in un ruolo finalmente degno del suo talento), un burbero fuorilegge in fuga. Tra i due nasce un’amicizia talmente forte da riuscire persino a convincere la dolce Eleanor (Dakota Johnson), amorevole ma determinata tutrice di Zak, a unirsi al loro viaggio verso la Florida. Quella messa in scena da Tyler Nilson e Michael Schwartz è una moderna avventura sullo stile dei romanzi Mark Twain che spinge lo spettatore ad aderire allo spirito sognante e libero dei suoi personaggi.
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La presenza di Shia LaBeouf
Il tono di In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon è quello classico dei film indipendenti americani. Cinema fatto dei migliori sentimenti, che cerca costantemente la commozione del pubblico e corre sempre sul filo del melodramma. La tenerezza è infatti il motore immobile di questo genere di storie per il cinema. In questo contesto così rigido (sotto lo stile visivo da film indipendente, infatti, si cela un piano editoriale e narrativo ben strutturato, in cui nulla è lasciato al caso) Shia LaBeouf ancora una volta dimostra la sua capacità di interpretare personaggi apparentemente monodimensionali (o comunque appiattiti su stereotipi cinematografici già ampiamente utilizzati) nella maniera più inusuale possibile. Così se le azioni del suo Tyler non stupiscono mai chi guarda, seguendo una parabola ampiamente prevedibile e persino necessaria per il tipo di racconto che viene messo in scena, il modo in cui LaBeouf veicola le proprie decisioni è sempre nuovo e inaspettato.
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Feel good movie
Come il road movie Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, anche In viaggio verso un sogno è un “feel good movie” che non ha paura di mostrarsi come tale, mosso da ambizioni controllate e per questo capace di soddisfarle. Ma se l’originalità del film italiano si rivelava attraverso la messinscena sempre interessante di Salvatores, il film di Tyler Nilson e Michael Schwartz trova il suo veicolo principale nel corpo di Shia LaBeouf. Il modo in cui si muove in scena, le espressioni che decide di usare, sono frutto di un lavoro d’attore che quasi nessun altro è in grado di fare come lui. È infatti proprio LaBeouf l’elemento di indeterminazione in un film che per il resto si rifugia nella sua pregevole fattura per nascondere la mancanza di un’idea forte.
