Coronavirus, lo sfogo del medico: “Ormai è iniziata una guerra”

Il medico Daniele Macchini, dell’ospedale Humanitas di Bergamo, si sfoga su Facebook. “Rispettate le regole, abbiate pietà di chi potreste sterminare andando in giro”.

daniele macchini medico

Sono sempre di più i medici e gli addetti ai lavori che stanno parlando del Coronavirus e delle misure da attuare via social. Ha fatto discutere lo sfogo del pediatra, che attraverso il suo canale Youtube si è scagliato contro chi non segue le norme e fa di testa sua. Ma nel frattempo arriva un altro sfogo piuttosto carico di tensione, e sempre tramite i social network. A farlo è un altro medico, Daniele Macchini, che opera presso l’ospedale Humanitas Gavazzeni e Castelli di Bergamo. Da parte sua arriva uno sfogo piuttosto acceso, verso chi si rammarica per tutte le restrizioni imposte dal Governo.

Alla base delle sue parole, il medico pone proprio la mancanza di comprensione della criticità della situazione. L’Italia è per il momento in ginocchio, ma bisogna capire che le decisioni del Governo sono fondamentali per non aggravare ulteriormente la situazione. “Capisco la necessità di non creare panico, ma quando il messaggio della pericolosità di ciò che sta accadendo non arriva alle persone e sento ancora chi se ne frega delle raccomandazioni e gente che si raggruppa lamentandosi di non poter andare in palestra o poter fare tornei di calcetto rabbrividisco. Capisco anche il danno economico e sono anch’io preoccupato di quello“.

Il medico ha fatto capire che un altro momento drammatico sarà quello della ripresa, dopo che il Coronavirus sarà debellato. “Dopo l’epidemia il dramma sarà ripartire. Però, a parte il fatto che stiamo letteralmente devastando anche dal punto di vista economico il nostro SSN, mi permetto di mettere più in alto l’importanza del danno sanitario che si rischia in tutto il paese e trovo a dir poco “agghiacciante” ad esempio che non si sia ancora istituita una zona rossa già richiesta dalla regione“, prosegue Macchini facendo riferimento ai comuni di Alzano Lombardo e Nembro.

L’Humanitas Bergamo, in cui opera il medico autore dello sfogo – meteoweek.com

Lo sfogo del medico su Facebook

Io stesso – prosegue il medico – guardavo con un po’ di stupore le riorganizzazioni dell’intero ospedale nella settimana precedente, quando il nostro nemico attuale era ancora nell’ombra. I reparti piano piano letteralmente “svuotati”, le attività elettive interrotte, le terapie intensive liberate per creare quanti più posti letto possibili. I container in arrivo davanti al pronto soccorso per creare percorsi diversificati ed evitare eventuali contagi. Tutta questa rapida trasformazione portava nei corridoi dell’ospedale un’atmosfera di silenzio e vuoto surreale che ancora non comprendevamo, in attesa di una guerra che doveva ancora iniziare e che molti (tra cui me) non erano così certi sarebbe mai arrivata con tale ferocia“.

Dopodichè arriva il momento in cui lo sfogo di Daniele Macchini tocca il picco più alto. Il medico si scaglia contro chi ritiene che il Coronavirus sia una banale influenza. Anzi pone l’accento sulla gravità della situazione. “Piantiamola di dire che è una brutta influenza. In questi 2 anni ho imparato che i bergamaschi non vengono in pronto soccorso per niente. Si sono comportati bene anche stavolta. Hanno seguito tutte le indicazioni date: una settimana o dieci giorni a casa con la febbre senza uscire e rischiare di contagiare, ma ora non ce la fanno più. Non respirano abbastanza, hanno bisogno di ossigeno”.

Le terapie farmacologiche per questo virus sono poche – prosegue il post del medico – . Il decorso dipende prevalentemente dal nostro organismo. Noi possiamo solo supportarlo quando non ce la fa più. Si spera prevalentemente che il nostro organismo debelli il virus da solo, diciamola tutta. Le terapie antivirali sono sperimentali su questo virus e impariamo giorno dopo giorno il suo comportamento. Stare al domicilio sino a che peggiorano i sintomi non cambia la prognosi della malattia. Ora però è arrivato quel bisogno di posti letto in tutta la sua drammaticità. Uno dopo l’altro i reparti che erano stati svuotati, si riempiono a un ritmo impressionante. I tabelloni con i nomi dei malati, di colori diversi a seconda dell’unità operativa di appartenenza, ora sono tutti rossi e al posto dell’intervento chirurgico c’è la diagnosi, che è sempre la stessa maledetta: polmonite interstiziale bilaterale. Ora, spiegatemi quale virus influenzale causa un dramma così rapido“.

Medici all’opera in un reparto di terapia intensiva – meteoweek.com

Situazione sempre più grave

Daniele Macchini fa capire anche che l’età media molto alta dei deceduti non può far stare tranquilli. “Come medico non tranquillizza affatto che i più gravi siano prevalentemente anziani con altre patologie. La popolazione anziana è la più rappresentata nel nostro paese e si fa fatica a trovare qualcuno che, sopra i 65 anni, non prenda almeno la pastiglia per la pressione o per il diabete. Vi assicuro poi che quando vedete gente giovane che finisce in terapia intensiva intubata, pronata o peggio in ECMO, tutta questa tranquillità per la vostra giovane età vi passa. E mentre ci sono sui social ancora persone che si vantano di non aver paura ignorando le indicazioni, protestando perché le loro normali abitudini di vita sono messe “temporaneamente” in crisi, il disastro epidemiologico si va compiendo“.

Perciò – prosegue – abbiate pazienza anche voi che non potete andare a teatro, nei musei o in palestra. Cercate di aver pietà per quella miriade di persone anziane che potreste sterminare. Non è colpa vostra, lo so, ma di chi vi mette in testa che si sta esagerando e anche questa testimonianza può sembrare proprio un’esagerazione per chi è lontano dall’epidemia, ma per favore, ascoltateci, cercate di uscire di casa solo per le cose indispensabili. Non andate in massa a fare scorte nei supermercati: è la cosa peggiore perché così vi concentrate ed è più alto il rischio di contatti con contagiati che non sanno di esserlo. Ci potete andare come fate di solito. Magari – conclude il medico – se avete una normale mascherina mettetevela“.

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