Coronavirus, studio Iss: su 355 vittime quasi tutte hanno altre patologie

Secondo l’ultimo comunicato pubblicato sul sito ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità, su 355 vittime da coronavirus soltanto 3 non avevano altre patologie pregresse. 

coronavirus - vittime con patologie
Coronavirus (Getty Images)

A far pervenire la notizia è il membro del comitato tecnico scientifico Roberto Bernabei. Come pubblicato nell’ultimo comunicato stampa ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità, infatti, solo lo 0,8% delle vittime non aveva altre patologie. Della restante fetta di pazienti, invece, il 25% ne aveva una, un altro 25% due e il 48% tre. Per ciò che concerne invece la fascia d’età media dei morti, il 10% aveva meno di 60 anni.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, ora negli Stati Uniti è davvero allarme rosso
LEGGI ANCHE: Coronavirus, Borrelli: “Nessun biocontenimento, è una notizia falsa”

Coronavirus, si muore per patologie pregresse ed età avanzata

Secondo quanto spiegato da Roberto Bernabei, “il dato che fotografa bene la realtà è che il fattore di rischio vero è quello di avere un’età geriatrica e patologie concomitanti, ipertensione, cardiopatia ischemica, diabete soprattutto, che trovano terreno fertile. Questo è quindi ciò che spiega l’eccesso di mortalità“.

Su 355 cartelle cliniche, appartenenti alle vittime che hanno perso la battaglia contro il coronavirus, soltanto 3 pazienti sarebbero stati privi di qualsiasi altro tipo di problematica alle spalle.

Come si legge nel comunicato stampa ufficiale: “Per quanto riguarda le caratteristiche dei deceduti, il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2.7. Complessivamente, 3 pazienti, e non 12 come era stato indicato in precedenza per un refuso, presentavano 0 patologie (0,8% del campione), 89 (25,1%) presentavano 1 patologia, 91 presentavano 2 patologie (25.6%) e 172 (48,5%) presentavano 3 o più patologie”.

coronavirus decessi
photo by Getty Images

Per quanto concerne le statistiche che riguardano nello specifico l’età dei pazienti deceduti, invece, viene fatto sapere che “ad oggi […] sono 36 dei 3200 (1.1%) pazienti deceduti COVID-19 positivi di età inferiore ai 50 anni“. Solo l’1,1%.

E ancora: “9 di questi (pazienti positivi n.d.r.) avevano meno di 40 ed erano 8 persone di sesso maschile ed 1 di sesso femminile con età compresa tra i 31 ed i 39 anni. Di 2 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche, gli altri 7 presentavano gravi patologie pre-esistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità)”.

LEGGI ALTRE NOTIZIE DI CRONACA: CLICCA QUI

Dati, questi, che non vogliono certo confortare in qualche modo nessuno. Tuttavia, simili statistiche fanno comunque luce su di una situazione che, nella drammaticità che stiamo  vivendo, si pone come una diretta conseguenza allo stato di salute già provato per buona parte della popolazione italiana.

E sul fatto che sembra appurato come il nuovo coronavirus colpisca maggiormente gli uomini, piuttosto che la popolazione di sesso femminile, ne avevamo già parlato anche in un altro articolo qualche giorno fa.

Impostazioni privacy