In Cina il virus regredisce ma si studia la malattia di chi è rientrato

In Corea del Sud l’emergenza non rientra: molti piccoli focolai tengono impegnata l’unità di crisi che cerca disperatamente di proteggere Seoul.

Coronavirus, in arrivo dalla Cina secondo team di esperti (Getty) - meteoweek.com
Coronavirus, in ospedale arrivano i malati di ritorno provenienti dall’estero (Getty) – meteoweek.com

Cina, contagi a zero

Resta sotto controllo l’epidemia di coronavirus nella regione dell’Hubei e a Wuhan. Anche nella giornata di ieri tutti i dati hanno confermato che i contagi sono ormai solo quelli provenienti di ritorno da altri paesi e che i decessi sono nella logica delle statistiche delle ultime settimane. Nessun contagiato residente, sette le vittime.

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Il regresso

Per il terzo giorno di fila dunque, la Cina non ha registrato alcun nuovo caso di coronavirus sul fronte interno, nemmeno nella zona epicentro del focolaio della pandemia: i dati della Commissione sanitaria nazionale l’NHCA, citano solo 41 infezioni tutte intercettate da persone che sono rientrate in Cina in volo dall’estero. I casi sono 14 a Pechino, 9 a Shanghai, 7 nel Guangdong e 4 nel Fujian con altri casi individuali in altre province. Quello dei cosiddetti contagi di ritorno è l’unico dato in crescita sostanziale: si tratta di 269 persone.

Il virus cambia con chi torna in Cina

I medici cinesi li stanno studiando con particolare attenzione per capire se il virus in questi soggetti sia evoluto o presenti una fenomenologia diversa rispetto a quella già nota. I nuovi decessi sono 7, tutti nell’Hubei: persone che erano malate da tempo ed erano ricoverate nelle unità di rianimazione. La Cina al momento ha denunciato 3.255, ottocento meno di quelli italiani pur con una infinità di numero di persone contagiate in più. La Cina ha aggiornato anche il numero delle persone che hanno superato con successo la malattia: a oggi sono più di 71mila, pari all’88.5% delle persone contagiate.

Seoul è al centro d una massiccia campagna di disinfestazione e igienizzazione (Gettyimages)

La difesa di Seoul

Purtroppo, torna a crescere il numero dei decessi in Corea del Sud dove le vittime accertate ieri sono state 102. I nuovi contagi sono saliti, dagli 87 di giovedì ai 147 di ieri… “sono dati fisiologici e momentanei che non devono scatenare panico e nemmeno entusiasmo quando si abbassanodice il dottor Kim Chung Hi, virologo dell’ospedale di Daegu, la città più colpita dall’epidemia – purtroppo i piccoli focolai sono quelli più difficili da individuare e da contrastare con efficacia”.

La grande preoccupazione questo momento rimane Seoul dove per ora l’epidemia viene controllata con grande fatica.

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