L’ex produttore di Hollywood Harvey Weinstein è positivo al coronavirus.
La dimostrazione che nessuno è al sicuro dal coronavirus è giunta pochi minuti fa con l’esito positivo del tampone fatto all’ex produttore cinematografico, Harvey Weinstein. Dopo l’Italia e la Spagna, gli Stati Uniti sono il terzo paese con il maggior numero di contagiati in tutto il mondo, tra i questi anche Weinstein.
Harvey Weinstein positivo al coronavirus
Questa sera è arrivata la notizia riguardo la positività dell’ex produttore di Hollywood, Harvey Weinstein al COVID-19. L’anziano produttore, noto negli ultimi tempi per essere stato al centro di un processo con diversi capi di imputazione riguardanti molestie e abusi sessuali nei confronti di molte attrici di Hollywood, è risultato positivo al coronavirus, aggravando ancora di più il suo stato di salute già precario.
L’uomo condannato a 23 anni di reclusione per violenza sessuale di primo grado e stupro di terzo grado, a causa di un detenuto, ha contratto il virus particolarmente aggressivo nei confronti di persone anziane e affette da diverse patologie croniche.
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Harvey Weinstein e le polemiche sui social
Ovviamente non sono mancate le reazioni da parte di tutto il mondo, dopo aver appreso questa notizia. Tra i commenti più frequenti, la condanna di alcuni utenti che hanno definito Weinstein un “privilegiato” anche questa volta. Il motivo è riconducibile al fatto che a lui è stata data l’opportunità di fare il tampone, a differenza di persone per bene e innocenti, ancora in attesa di poterlo fare.
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Il produttore di molti film di successo del passato, era stato trasferito da poco alla Wende Correctional Facility di Alden, a New York, dopo esser stato inizialmente preso in custodia nel penitenziario di Rikers Island,sempre di New York.
A quanto pare Weinstein ha contratto il virus proprio al Rikers, nel quale vi sono 21 detenuti, 17 dipendenti della struttura e altri 58 detenuti tutt’ora monitorati costantemente da medici e infermieri.
