Coronavirus, Salvini “Se non altro ci hanno ascoltato, ma ad aprile ci coinvolgeranno”

Non una distensione vera e propria quanto piuttosto una sorta di tregua tra il leader della Lega e il governo a proposito degli ultimi decreti sul coronavirus.

Il leader della Lega Matteo Salvini (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

“Ci hanno ascoltato”

Non è contento Matteo Salvini. Secondo il leader della Lega alcuni provvedimenti del governo per arginare il coronavirus dovevano essere più aggressivi, più rapidi e soprattutto spiegati meglio. Ma per ora Salvini incassa il fatto che nel nuovo decreto ci sono alcuni elementi che l’opposizione stava chiedendo da tempo.

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Salvini dopo il meeting

È un Salvini non del tutto soddisfatto ma nemmeno troppo litigioso quello che esce dal meeting con Conte: “Siamo certi che si sarebbe potuto fare di più e meglio e che si sia perso del tempo inutilmente cercando soluzioni che erano già evidente – dice il leader della Lega – ma se non altro ci hanno ascoltato, dopo giorni in cui leggevamo cosa faceva il governo sui giornali, o attraverso qualche diretta on line su Facebook. Capiamo che la comunicazione diretta può essere un elemento pratico ma fino a prova contrario c’è un Parlamento al quale riferire e con il quale decidere”.

Il problema sono i soldi

Salvini voleva iniziative di maggiore sostegno per piccole imprese e partite IVA: “Ci hanno detto che per questo marzo i soldi sono finiti ma ci hanno anche garantito che ci coinvolgeranno maggiormente in vista del decreto di aprile. Abbiamo delle idee e crediamo che siano buone. Vogliamo semplicemente che vengano prese in considerazione”.

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Un punto di partenza

Salvini chiede a Conte e ai ministri un confronto più chiaro e istituzionale: “C’è stata per diversi giorni una cosa al talk show e alla diretta streaming, ‘facciamo questo e faremo quest’altro’, era un continuo -conclude Salvini – ma le cose non funzionano e non possono funzionare così. Se non altro abbiamo avuto un confronto faccia a faccia coni ministro e speriamo che questo sia l’inizio di un percorso che ci veda tutti insieme a collaborare perché l’Italia ha bisogno di questo”.

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