Coronavirus. Borrelli e i numeri del contagio: saranno veri?

Ieri mattina il capo della Protezione Civile, Borrelli, ha detto – ma lui risponde di essere stato frainteso – che i numeri dati nel bollettino quotidiano delle 18 non rispettano il vero andamento del contagio. Cerchiamo di capire bene come leggerli. 

L’appuntamento quotidiano delle 18 con la Protezione Civile è diventato ormai momento imperdibile per gran parte degli italiani. Sarebbe curioso calcolare lo share di telespettatori collegati con la conferenza stampa giornaliera. Dura più l’attesa che il brietfing, tanta è la paura che la gente ha di ricevere notizie drammatiche. E, viceversa, è tanta la speranza di scoprire che il male se ne sta andando, con i numeri che scendono. Ma c’è un problema. Lo stesso Borrelli lo ha dichiarato ieri mattina. Il vero quadro dei contagiati da coronavirus in Italia, non è ancora stato delineato in tutti i suoi aspetti. C’è il rischio che per ogni positivo, ne sfuggano altri 10. Occorre interpretarli i numeri, non solo leggerli.

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Molto importante è anche il numero dei guariti, ma è un dato clinico, non epidemiologico: se domani ci fossero 10mila nuovi casi e guarissero tutti all’istante, per assurdo, pur essendo una splendida notizia non cambierebbe nulla sul piano della curva epidemiologica, che risulterebbe in salita di 10 mila casi. Ecco perché di fatto il dato che più trae in inganno è quello degli “attualmente positivi”. Molti fraintendendo lo considerano il numero dei nuovi contagiati del giorno, ma è evidente che non è così. Si tratta solo dell’insieme dei malati totali di coronavirus a cui vengono sottratti i morti e i guariti. Dipende quindi non dal numero di persone che fisicamente il giorno prima sono state sottoposte a tampone e dichiarate positive, ma dagli altri due fattori, morti e guariti. Ed ecco perché oggi si crea l’equivoco: gli altri due dati rispetto a ieri sono cresciuti di molto, sia i guariti che i deceduti. Ed è ovvio che calino gli “attualmente positivi”, il che non vuol dire affatto che ci siano meno contagi oggi rispetto a ieri.

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I dati di ieri, 24 marzo. Sono 69.176 i casi totali di contagio da coronavirus in Italia, di cui 54.030 attualmente positivi, 8.326 guariti e 6.820 morti, ha detto, durante la conferenza stampa, Borrelli. Sul totale dei casi di coronavirus in Italia, cioè oltre 69mila, c’è stato un aumento di 5.249 casi in piu’, contro i +4.789 di ieri. Questo è il dato che fa capire che l’epidemia è tornata a crescere lievemente, dopo due giorni di altrettanto lieve rallentamento. Questo dato viene poi diviso in tre, e gli altri due fattori sono entrambi aumentati: sono 743 le vittime in 24 ore, contro le 601 di ieri, e raddoppiano i guariti, passando da +408 a +894 in un giorno. Ecco perché l’incremento degli attualmente positivi sembra ridursi, di 3.612 contro i 3.780 di ieri. Perché nell’aumento complessivo dei casi totali, che ammonta appunto a oltre 5.200, “pesano” di piu’ i morti e i guariti rispetto a quelli ancora malati. Quindi l’unico dato da prendere in considerazione è quello dei casi totali, che è al riparo dalle variabili statistiche tasso di letalità-tasso di guarigione che invece cambiano ogni giorno.

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