Il popolo dei flash mob non riposa: quattordici denunce a Matera

Non si ferma il comportamento irresponsabile di decine di persone che continuano a ignorare il decreto sicurezza per il coronavirus.

Si intensificano i controlli in stazioni, aeroporti e città (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

I flash mob

Nonostante l’Italia stia piangendo una quantità di vittime impressionante che non possono essere né salutate con un funerale, né assistite come si deve da parenti e amici in un clima di paura per via del contagio, resiste l’Italia di chi se ne infischia di decreti e paura e continua a farsi bellamente i fatti propri. I Flash Mob, inizialmente ipotizzati come una forma di reazione e di appoggio alla popolazione che sta lottando negli ospedali, nei laboratori e sul proprio posto di lavoro, stanno diventando una brutta pagina per il nostro paese. Che diventa scherno sociale anche all’estero.

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Quattordici denunce a Miglionico

È di oggi la denuncia che i Carabinieri sono stati costretti a intervenire a Miglionico, in provincia di Matera, dove era in corso una sorta di flash mob, una manifestazione spontanea, che nasce spesso attraverso i social e che negli ultimi giorni ha visto gli italiani non solo esprimere solidarietà ma anche fare delle sciocchezze assurde. Il tutto per andare in tendenza sui social o in tv.

Musica in piazza, scatta la denuncia

Il 14 marzo scorso alcune famiglie di Miglionico hanno pensato che per tirarsi su di morale si potesse fare proprio quello che hanno chiesto in qualsiasi maniera di non fare: assembrarsi. Si sono riuniti in quattordici per strada con lo stereo a tutto volume e hanno cantato e suonato, accompagnati da una chitarra e da una tromba.

Alla fine del party i Carabinieri hanno preso i documenti di tutti i partecipanti e li hanno denunciati per violazione delle delibere approvate per il contenimento del virus.

Ogni giorno i denunciati in Italia per il mancato rispetto dei decreti straordinari sono centinaia: spesso per i motivi più stupidi.

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