Coronavirus | Ennio Morricone: “I flashmob sui balconi? Inopportuni”

Il maestro Ennio Morricone, compositore di alcune delle colonne sonore più belle della storia del cinema mondiale, ha raccontato in una intervista all’Huffington Post come vive questi giorni di isolamento domestico imposto dal governo per fermare il contagio da nuovo Coronavirus.

Ennio Morricone, classe 1928, ha parlato della situazione difficile che sta affrontando il Paese in questo periodo di emergenza sanitaria causata dalla diffusione del nuovo Coronavirus. Il maestro si è anche espresso sui flashmob “canori” dai balconi, giudicandoli inopportuni nei confronti di chi continua a perdere i propri cari.

La paura di Ennio Morricone

“Sono chiuso a casa con mia moglie Maria e penso che questo isolamento necessario stabilito dal governo sarà sufficiente ad arginare il male che in qualche maniera ci circonda. Non compongo e non ascolto musica, non è questo il momento”. A dire questo, una persona che ha sempre vissuto con la musica, componendo quotidianamente e non abbandonando mai quell’esercizio continuo che ha sempre ritenuto fondamentale per il proprio lavoro.

La musica non è un sollievo oggi

“La musica per me, e non solo per me, ha un valore assoluto e importantissimo, ma in questo momento non ha nessun valore”, spiega amareggiato il compositore, oggi 91enne. “Come tutti ho paure”, confessa Morricone. “Nei giorni scorsi mia moglie ed io siamo stati molto preoccupati per uno dei miei figli che non è stato bene, ma adesso sta meglio e ne siamo sollevati. Per il resto, però, siamo certamente preoccupati per quello che sta accadendo. Io lo sono molto”.

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I flashmob? Inopportuni

Sui flashmob canori dai balconi, invece, il compositore esprime una opinione per certi versi inaspettata: “A me questo fatto che molti cantino dai balconi o tra di loro e che sventolino le bandiere, da un lato fa simpatia, dall’altro lo ritengo inopportuno. Certo, un po’ di leggerezza può aiutare, non c’è alcun dubbio, ma in questi giorni c’è stata una percentuale molto alta di morti e ci vorrebbe più rispetto. Mi chiedo cosa pensino tutte quelle persone in quei momenti: secondo me pensano solo a loro stesse”.

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