Coronavirus, 350 salme lasciano Bergamo per la cremazione | VIDEO

Le camionette dell’esercito hanno caricato diverse salme nella città orobica. Ora sono dirette a Novara, dove avverrà la cremazione.

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È stata una delle immagini più tristi, e al tempo stesso più rappresentativa di queste lunghe settimane. È quella delle camionette dell’esercito, che nel cuore della notte viaggiavano in parata per le strade di Bergamo. Al loro interno erano presenti decine di salme, che venivano portate fuori dalla città lombarda, centro nevralgico dell’emergenza Coronavirus. Il viaggio dei corpi delle persone morte con il Covid-19 è stato emblematico proprio dello stato di emergenza che si vive in città. Non ci sono più posti per le sepolture, quindi il “viaggio della morte” si è rivelato necessario.

E nell’edizione odierna, L’Eco di Bergamo ha reso noti alcuni dati, relativi proprio al trasferimento delle salme fuori dalla città di Bergamo. Nel corso delle ultime due settimane, sono oltre 350 i corpi che sono stati trasportati fuori dalla città orobica. Il motivo principale di questo iniziale trasferimento è legato al fatto che le famiglie hanno richiesto la cremazione delle salme. E una delle sedi in cui sta avvenendo il maggior numero di trasferimenti dei corpi è la città di Novara. Qui avviene gran parte delle opere di cremazione.

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Il viaggio della morte si è ripetuto più volte – meteoweek.com

Tra le altre cose, la città di Bergamo si sta muovendo proprio in favore delle famiglie delle persone morte con Coronavirus. Viene messo a disposizione un numero di telefono proprio per fornire informazioni a chi ha salme da far trasportare fuori città per la cremazione. L’assessore ai Servizi Cimiteriali, Giacomo Angeloni, ha spiegato meglio questa funzione. “Il Comune di Bergamo riconosce lo straordinario lavoro che gli operatori stanno svolgendo: in queste settimane di crisi siamo stati un interlocutore prezioso per Lia e siamo intervenuti più volte a loro sostegno, per risolvere problemi anche fuori dalla nostra competenza territoriale. In questi giorni difficili continueremo a essere al loro fianco“.

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Angeloni ha anche svelato che gli addetti ai servizi funebri riceveranno degli aiuti. Anche se i cimiteri sono chiusi e i funerali non sono consentiti, bisogna far sì che chi trasporta e tumula le salme sia messo in sicurezza. “Abbiamo innanzitutto messo a disposizione la chiesa del cimitero e lavorato perché aprissero altre camere mortuarie di emergenza, come la chiesa di Seriate e lo spazio di Ponte San Pietro. Sono state derogate le questioni burocratiche, evitando lungaggini inutili e un ulteriore appesantimento del lavoro. Infine da lunedì 600 mascherine saranno messe a disposizioni del personale delle pompe funebri. Vorrei approfittare per sollecitare anche noi Ats e Regione Lombardia affinché vengano forniti dispositivi di protezione adeguati e garantiti tamponi agli operatori del settore“.

Il fotografo Aldo Curatella ha postato su Twitter il transito delle camionette che trasportano le salme. GUARDA IL VIDEO

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