Coronavirus, Di Maio: “Ciascuno la sua parte, politici si taglino lo stipendio”

Data la situazione in cui versa il Paese a causa dell’emergenza coronavirus, ogni donazione è preziosa per tentare di arginare una crisi e un collasso economico-sanitario: Di Maio, allora, propone ai colleghi di dimezzarsi gli stipendi.

di maio - coronavirus stipendi

“In questa guerra contro il coronavirus tutti stanno facendo sacrifici enormi. E deve valere anche per la politica: deputati e senatori si dimezzino gli stipendi. Il Movimento 5 Stelle ha già donato 3 milioni di euro per l’emergenza. Il buon esempio vale più di un quintale di parole”.

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Queste le parole che il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha scelto di usare sul suo account Twitter. Con il suo post l’ex leader del Movimento 5 Stelle si riallaccia a quanto è stato pubblicato anche sul blog ufficiale del partito pentastellato, in cui viene ribadito come in una situazione d’emergenza come questa anche i politici e i parlamentari devono fare la loro parte.

L’appello del Movimento 5 Stelle: “ciascuno deve fare la sua parte”

Nell’ultimo articolo pubblicato sul blog del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi si appella ai colleghi politici e chiede loro di rispondere all’emergenza Covid-19 compiendo dei sacrifici. “Siamo in un’emergenza sanitaria senza precedenti, una crisi economica che lascerà sicuramente il segno. In tutto questo ciascuno deve fare la sua parte“, spiega infatti il leader del Movimento.

crimi 5 stelle

Del resto, il “Governo, con il decreto “Cura Italia”, ha stanziato i primi 25 miliardi di euro”, ma molti altri “ne serviranno ancora”. Per questo, spiega Crimi, “anche noi parlamentari dobbiamo fare la nostra parte. Come sapete, dal 2013 gli eletti del MoVimento 5 Stelle restituiscono parte loro nostro stipendio alla collettività. Da allora abbiamo restituito 110 milioni di euro. Non è poco”.

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E come specifica ancora: “Nei prossimi giorni proporremo agli Uffici di Presidenza di Camera e Senato di deliberare il dimezzamento dello stipendio dei parlamentari, destinando il risparmio ottenuto a iniziative dirette ai cittadini per superare questo periodo di emergenza. […] Poche ore di seduta e avremo ottenuto un risparmio di 60 milioni di euro l’anno. Un risparmio che sicuramente non risolve i problemi di questo Paese. È una piccola parte, sono tanti i miliardi che servono, è chiaro. Ma è un piccolo ed importante segnale, un segno di vicinanza tra cittadini e Istituzioni”.

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