Decreto Cura Italia, le istruzioni per ottenere gli aiuti sono un labirinto

Sono ben 295 le pagine del Decreto Cura Italia e le istruzioni per accedere agli aiuti economici per babysitter e ai congedi parentali sono un labirinto nel quale si perderebbero anche i tecnici più esperti.

Decreto Cura Italia, le istruzioni per ottenere gli aiuti sono un labirinto (Getty) - meteoweek.com
Decreto Cura Italia, le istruzioni per ottenere gli aiuti sono un labirinto (Getty) – meteoweek.com

Le circolari attuative dell’Inps, relative a babysitter e a concedi parentali e permessi aggiuntivi per la legge 104, sono un vero rompicapo. Basti pensare che per ottenere il voucher di 600 euro per le babysitter è necessario decifrare ben 7 pagine di istruzioni, che diventano 45 pagine per le istruzioni operative relative agli altri concedi suddetti.

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Inoltre in chiusura le due circolari recitano: “con un successivo messaggio saranno pubblicate le istruzioni contabili relative ai pagamenti delle prestazioni illustrate nella presente circolare”, un’avvertenza che non lascia molto margine alla speranza di cavarsela in maniera semplice per raggiungere l’obiettivo e godere dei benefici descritti.

I vaucher babysitter

La circolare indica una serie di adempimenti che renderanno valida la richiesta. Per le famiglie con più figli, al di sotto dei 12 anni di età, sarà necessario indicare nella domanda “un importo parziale per ciascun minore, fino alla concorrenza dell’importo massimo erogabile pari a 600 euro“.

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Per poter accedere alla prestazione è obbligatorio accreditarsi sulla piattaforma del Libretto famiglia, con le credenziali del pin dispositivo, perché il pin semplificato non è sufficiente. Poi ci sono vari passaggi da effettuare: “Il beneficiario riceve la comunicazione dell’accoglimento del bonus il giorno 5 aprile – dato che le domande potranno essere presentate non prima della prossima settimana; effettua l’appropriazione il 6 aprile; per garantire il tempestivo pagamento del compenso al lavoratore, inserisce entro il 3 maggio le prestazioni lavorative già svolte per un importo pari alla somma da corrispondere al lavoratore per le giornate di lavoro svolte; il lavoratore riceve il compenso entro il giorno 15 maggio“.

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Se, però, la richiesta per le prestazioni è perfezionata dopo il 3 maggio, il prestatore d’opera o babysitter riceverà il compenso il 15 giugno. L’Inps “erogherà entro il 15 di ogni mese i compensi delle prestazioni di lavoro inserite entro il 3 di ogni mese“, fino al 31 dicembre 2020.

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Nella circolare, inoltre, si parla di bonus fino a 600 euro, e ciò dipende dal fatto che col Libretto di Famiglia le ore di servizio prestato come babysitter vengono calcolate in 10 euro all’ora. Per i voucher babysitter il governo ha stanziato 30 milioni di euro, oltre i quali le domande verranno messe da parte “con riserva di ammissione”, in attesa che lo Stato predisponga nuovi fondi per far fronte agli aiuti promessi.

Concedi parentali e permessi per la legge 104

Anche la circolare 45, sui concedi parentali e l’assistenza a parenti disabili, presenta evidenti difficoltà. I permessi retribuiti potranno arrivare fino a 12, normalmente sono previsti 3 giorni, ma possono essere frazionati in ore. Il che implica, come indicato dalla circolare, l’utilizzo di algoritmi da parte dei datori di lavoro per quantificare il “massimale orario” che può essere concesso al lavoratore.

Decreto Cura Italia le istruzioni per ottenere gli aiuti sono un labirinto (Getty) - meteoweek.com
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In verità gli algoritmi sono ben 2: uno per i lavoratori a tempo pieno e uno per i part time. La formula da applicare per il part time, ad esempio, è: “orario medio settimanale teoricamente eseguibile dal lavoratore part time/orario medio settimanale teoricamente eseguibile a tempo pieno“. Un lavoro per consulenti del lavoro e commercialisti, ma non per uomini normali, pare suggerire la circolare.

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Per quanto riguarda i fondi, i soldi stanziati sono 1,2 milioni di euro e “in caso di superamento del limite di spesa, l’Inps procede al rigetto delle domande presentate“. Ma il decreto prevede il sistema dei vasi comunicanti tra i vari fondi e, assicura il governo, i soldi dovrebbero esserci per tutti.

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