Coronavirus. Scontro Trump e il virologo che vuole proteggere l’America

Ancora scintille tra il presidente Usa, Donald Trump e Anthony Fauci, il virologo che sta combattendo per proteggere l’America dal coronavirus. Il super esperto viene estromesso dal briefing quotidiano e viaggia con la scorta.

Da una parte l’atteggiamento indeciso e salva economia di Trump, dall’altra la fermezza di Fauci che non piace al presidente e all’estrema destra americana. C’è stato un nuovo scontro dietro le quinte tra il numero uno Usa ed il superesperto della task force anticoronavirus della Casa Bianca. Il virologo sarebbe stato escluso all’ultimo minuto dal briefing quotidiano con la stampa dopo gli ennesimi attriti tra la linea dura contro il virus suggerita da Fauci e la linea più lassista del presidente. Le ultime frizioni si sarebbero consumate dopo il pressing del virologo perchè si  raccomandi a tutti gli americani di stare a casa, indipendentemente da quanto deciso dai singoli stati Usa. E poi la questione mascherine: le autorità sanitarie federali raccomandano a tutti gli americani di indossarle ma Trump minimizza anche questa misura.

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Anthony Fauci, 79 anni, l’immunologo della task force governativa per la lotta al Covid-19, è il nuovo nemico giurato della destra americana. Tanto che il Dipartimento di Giustizia lo ha messo sotto scorta: negli anni 80, Fauci, fu tra i primi a occuparsi di Aids. L’unico, oggi, ad avere l’autorità di contraddire pubblicamente Trump quando la fa troppo facile. Come quando il presidente ha detto di voler riaprire l’America a Pasqua perché, lo aveva scritto su Twitter, “la cura non può essere peggio del virus”. Fauci lo aveva convinto a cambiare idea, mostrandogli gli spietati modelli che parlano di 200 mila morti se va tutto bene: e 2,2 milioni se non si prendono le precauzioni adeguate. “Le misure funzionano, è il momento di premere sull’acceleratore non certo sul freno” – aveva detto l’esperto. A Fauci, di origini siciliane, hanno dedicato anche magliette. E un pasticceria ha creato perfino una ciambella con il suo nome. E se non lo vedono al fianco di Trump in conferenza stampa, è già capitato, gridano subito al complotto.

 

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