Coronavirus, 38 morti in una casa di riposo: aperta l’indagine

A Vercelli si sono registrati questi decessi a partire dal 18 marzo. Anche 22 dei 47 dipendenti della casa di riposo sarebbero positivi al Coronavirus.

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Un nuovo caos potrebbe scoppiare in una casa di riposo italiana coinvolta dall’emergenza Coronavirus. Ci spostiamo a Vercelli, dove a pochi passi da piazza Mazzini c’è una struttura che ha visto morire tante persone nelle ultime due settimane. Per l’esattezza, dal 18 marzo scorso si sono registrati 38 decessi tra gli ospiti della casa di riposo. Tutti loro erano risultati positivi al Coronavirus, oltre ad avere diverse patologie pregresse. Ma il problema riguarda anche gli impiegati della struttura, visto che 22 dei 47 dipendenti hanno contratto il Covid-19.

Tra i decessi che si segnalano, ce n’è uno relativo a una persona di ben 97 anni. L’uomo era affetto da sei patologie differenti ed è stato colpito da un blocco renale, ma il Coronavirus potrebbe aver fatto la sua parte. Va detto che sugli 84 ospiti della casa di riposo, sono ben 44 quelli che hanno fatto segnare la positività al test. E non sono bastate le misure di sicurezza che i gestori della casa di riposo di Vercelli hanno preso negli ultimi giorni. Gli operatori sanitari sono stati dotati di sistemi di protezione individuale ed è stata vietata la visita da persone provenienti dall’esterno.

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Tuttavia non c’è stato niente da fare, tanto che si sono registrati tutti questi decessi negli ultimi venti giorni. Ed è anche partita un’indagine, perchè è necessario fare luce su ciò che sta accadendo nella casa di riposo di Vercelli. E così, cinque consiglieri di minoranza hanno depositato una richiesta di sindacato ispettivo sulla situazione della casa di riposo. Gli autori dell’esposto sono Michelangelo Catricalà, Maura Forte, Carlo Nulli Rosso, Alberto Perfumo e Alfonso Giorgio. I cinque denuncianti si sono rivolti al sindaco di Vercelli, affinchè si faccia luce su questa storia.

Troppo sospetti questi decessi in serie in un periodo di tempo così ridotto. E così, nell’esposto si legge la richiesta di un intervento, per capire se il Coronavirus è alla base di questa situazione così tragica. “I familiari degli ospiti sono sempre stati messi al corrente delle condizioni di salute dei propri cari fin da quando è stata preclusa la possibilità di accedere alla struttura, per evitare contagi di covid-19? Ci sono state segnalazioni dai familiari per mancanza di comunicazione, o impossibilità di reperire informazioni sui parenti? Ci sono state segnalazioni da parte della direzione della struttura all’Asl?”.

Intanto anche i consiglieri di Voltiamo Pagina hanno presentato un secondo esposto.

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