Coronavirus. Lamorgese: criminalità e migranti sono monitorati

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, fa un quadro della situazione sicurezza in Italia in piena emergenza coronavirus. Criminalità e migranti presenti nei Centri sono le sue priorità.

Il Viminale viglia con attenzione sulla sicurezza degli italiani. Sui migranti ospitati nella rete Siproimi (ex Sprar), “fin dall’inizio dell’emergenza è stata richiamata l’attenzione degli enti gestori affinchè garantiscano le misure di prevenzione e contenimento nelle strutture, invitando anche a favorire la massima consapevolezza dei migranti sui comportamenti da tenere, con la limitazione degli spostamenti ed i rischi connessi alla diffusione del virus”. Lo ha detto la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, al question time alla Camera. Con diversie circolari, ha ricordato la ministra, è stata segnalata la necessità di “individuare appositi spazi nei centri per l’applicazione delle misure di sorveglianza sanitaria. I prefetti – ha aggiunto – svolgono ogni giorno il monitoraggio sul rispetto dei divieti, in costante collegamento con gli enti gestori per intercettare eventuali difficoltà”.

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E poi c’è la sicurezza sulle strade e nelle case. “L’attuale fase di emergenza sta incidendo anche sul tessuto economico e sociale e noi stiamo tenendo alta la guardia per scongiurare il rischio di infiltrazioni criminali nella fase di riavvio delle attività economiche: particolare attenzione dovrà essere rivolta verso determinati reati spia, indice di fenomeni di infiltrazioni criminali anche mafiosa, come l’attività estorsiva, l’usura, il riciclaggio”. Lamorgese ha annunciato una nuova direttiva ai prefetti per monitorare gli indici di rischio legati al coronavirus. “A Roma e in provincia – ha spiegato il ministro – dal 10 marzo al 5 aprile, sono state controllate 520mila persone, il 10% del totale nazionale, e sono state oltre 10mila le sanzioni”. In Italia il totale è stato di 5,6 milioni di controlli con circa 200.000 violazioni. 

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