Il decesso sarebbe avvenuto in una casa di riposo: le circostanze sono ancora poco chiare; la procura ha aperto un fascicolo. 
Sono morti in circostanze ritenute sospette; le loro famiglie hanno denunciato opacità e poca chiarezza da parte della direzione degli istituti dove erano ricoverati e la Procura di Padova ha aperto un fascicolo per accertare le circostanze della scomparsa. Il fatto risale alla settimana scorsa e ha avuto il suo drammatico epilogo nell’Istituto Configliachi di Padova. Il modello applicato è il 45: nessun indagato. Nei prossimi giorni gli investigatori faranno gli accertamenti; mercoledì nell’istituto erano stati fatti dei tamponi per Covid-19. 4 positivi: un operatore e tre ospiti. L’isolamento è stato immediato. La vicenda sconvolge perché drammaticamente simile a quella del Pio Albergo Trivulzio per il quale proprio in questi giorni è stata aperta una commissione d’inchiesta. 70 morti a marzo, 27 per sospetto Covid 19 solo nella prima settimana di aprile (secondo quanto riportato da Gal Lerner per La Repubblica). Nella commissione entrano gli ex magistrati Giovanni Canzio, presidente Orac (Organismo Regionale Anti Corruzione), indicato da Regione Lombardia, e Gherardo Colombo, scelto dal Comune di Milano che tornerà dopo l’arresto di Mario Chiesa con cui si aprì Tangentopoli nel ’92. Fra gli altri componenti: Giovanna Beretta, primario riabilitazione Ospedale Niguarda, presidente Simfer Lombardia; Claudia Toso, medico del lavoro, componente unità di crisi coronavirus di Regione Lombardia e Ats Brianza; Matteo Marchesi, medico legale, Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; Marco Bovio, risk manager, Asst Lodi; Antonio Colaianni, Responsabile Uoc Vigilanza e Controllo Strutture Socio Sanitarie, Ats Milano.
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L’inchiesta sull’istituzione milanese era partita dalla denuncia di un sindacalista, delegato Cgil della rappresentanza sindacale dell’istituto, Pietro La Grassia. L’uomo aveva raccontato quanto di sua conoscenza e avrebbe abbozzato una ricostruzione dei fatti, precisando: “Che le cose non andassero come doveva me ne sono accorto fin dall’inizio del mese di Marzo quando il professor Luigi Bergamaschini, uno dei geriatri più qualificati non solo di Milano ma d’Italia ha subito un provvedimento di esonero perché aveva chiesto a tutto il personale alle sue dipendenze di utilizzare le mascherine”. Ora la procura sarà impegnata su diversi fronti per ricostruire l’accaduto in queste storie drammaticamente simili.
