Cardinale Bagnasco: “Spero che il coronavirus uccida l’indifferenza”

Mentre è in visita al cantiere del nuovo Ponte di Genova per benedire i lavoratori, il cardinale Bagnasco esprime il suo auspicio.

Il cardinale Angelo Bagnasco

“Spero che il virus abbia indebolito, o magari ucciso, l’indifferenza e l’individualismo”: una speranza ed un auspicio per il futuro. Lo ha detto il presidente dei vescovi europei, il cardinale  Angelo Bagnasco, arrivato stamani nel cantiere del nuovo Ponte di Genova per la benedizione delle maestranze.

LEGGI ANCHE -> Infrastrutture, Rospi: “fondamentale pensare alla ripartenza”

LEGGI QUI -> Muore ancora un farmacista per Coronavirus: è la settima vittima

Intanto i lavori di realizzazione del nuovo ponte procedono spediti: si è infatti concluso nella zona a Ponente del cantiere  il sollevamento del secondo concio a completamento della campata P1-P2. Il cassone strutturale, del peso di 300 tonnellate e lunghezza complessiva di circa 35 metri è stato posto in quota in appoggio fra la pila provvisoria e la pila P2 utilizzando una gru da 1200 tonnellate di capacità portante. Con questo sollevamento, sottolineano i tecnici di Fincantieri Infrastructure, il viadotto raggiunge la lunghezza di 944 metri su 1064 complessivi. Rimangono così da sollevare ancora tre impalcati. Con il sollevamento di questa porzione di concio anche l’ultima arteria principale della vallata Polcevera, corso Perrone, ritorna a essere scavalcata dalla infrastruttura che ripristinerà l’asse autostradale est – ovest della Liguria

Impostazioni privacy