Coronavirus ancora 602 morti e quasi tremila nuovi casi | ecco tutti i dati

In Conferenza Stampa alle ore 18 di oggi martedì 14 aprile, il commissario Angelo Borrelli ha comunicato i dati dell’emergenza Coronavirus relative alle ultime 24 ore.

104.291 i malati, 675 più di ieri

Sono complessivamente 104.291 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 675 rispetto a ieri, quando l’incremento era stato di 1.363. Si tratta dell’aumento più contenuto da oltre un mese: il 6 marzo i nuovi malati conteggiati furono infatti 620. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile.

21.067 le vittime, 602 più di ieri

Il precedente incremento era stato di 566. Sono 21.067 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 602. Ieri l’aumento era stato di 566.

Coronavirus: 162.488 contagiati totali, 2.972 più di ieri

Il dato comprende vittime, persone attualmente malate e guariti. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 162.488, con un incremento rispetto a ieri di 2.972.

37.130 i guariti, 1.695 più di ieri

Sono 37.130 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.695 più di ieri.

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.363 i malati in Lombardia (428 in più rispetto a ieri), 13.778 in Emilia-Romagna (-40), 13.055 in Piemonte (+290), 10.736 in Veneto (-30), 6.352 in Toscana (+95), 3.466 in Liguria (+101), 3.095 nelle Marche (+15), 4.022 nel Lazio (+102), 3.094 in Campania (+32), 2.082 a Trento (+2), 2.552 in Puglia (+40), 899 in Friuli Venezia Giulia (-408), 2.071 in Sicilia (+21), 1.800 in Abruzzo (+22), 1.564 nella provincia di Bolzano (+27), 622 in Umbria (-3), 900 in Sardegna (-14), 816 in Calabria (+25), 559 in Valle d’Aosta (-23), 265 in Basilicata (-5), 200 in Molise (-2). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.142 in Lombardia (+241), 2.705 in Emilia-Romagna (+90), 1.927 in Piemonte (+101), 906 in Veneto (+24), 538 in Toscana (+20), 793 in Liguria (+33), 728 nelle Marche (+15), 300 nel Lazio (+16), 260 in Campania (+12), 310 nella provincia di Trento (+10), 278 in Puglia (+11), 206 in Friuli Venezia Giulia (+4), 175 in Sicilia (+4), 232 in Abruzzo (+8), 214 nella provincia di Bolzano (+2), 53 in Umbria (+1), 89 in Sardegna (+5), 68 in Calabria (+1), 118 in Valle d’Aosta (+3), 19 in Basilicata (+1), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.073.689, oltre 26mila più di ieri. Degli oltre un milione di tamponi circa 525mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

Frenata di nuovi contagi a Milano

Frenata dei nuovi contagi accertati a Milano che, con la provincia registra un +189 (ieri 481) per un totale di 14.350. A Milano città +57 nuovi contagi accertati (ieri 296) per un totale di 5.914. Nuovi casi in calo anche a Bergamo che prosegue un trend positivo da tre giorni, +35, totale 10.426 mentre Brescia si attesta su 125 nuovi casi (ieri 100), totale 11.093. Per il secondo giorno consecutivo un dato molto alto a Cremona +227 (ieri 224), totale 5.172.

Migranti:Borrelli, quarantena su nave o in strutture a terra

I migranti che arriveranno nei prossimi giorni in Italia dovranno fare la “quarantena o a bordo di una nave o in strutture a terra”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli in merito al caso della Alan Kurdi sottolineando che “si sta ancora valutando la situazione” e al momento non è ancora stata individuata una soluzione dal capo del dipartimento delle Libertà civili e immigrazione del Viminale, il prefetto Di Bari, nominato soggetto attuatore.  soggetto attuatore.

Cts, sopravvivenza in terapie intensive al 65%

Antonelli, vale per Lombardia ma anche per Lazio con altri numeri

“La situazione delle terapie intensive è in miglioramento, grazie alla collaborazione con la Lombardia abbiamo fatto un paragone: i ricoverati in quella regione sono stati nelle ultime 4 settimane 3.862, i dimessi 1.296, i degenti sono ancora 1.240, con il 65% di sopravvivenza. Nel Lazio in un lasso di tempo simile sono stati 424 i ricoverati in terapia intensiva, un quarto dimesso e un quarto ancora degente. Sopravvivenza al 65%, la stessa”. Così Massimo Antonelli del Comitato tecnico scientifico (Cts), in conferenza stampa alla Protezione civile. “Ciò vuol dire che il grosso impatto per l’emergenza in Lombardia c’è stato sulle terapie intensive – ha commentato Antonelli -. Le misure di contenimento hanno ridotto il flusso verso le terapie intensive in altre aree. La severità della condizione dei malati è però simile, a prescindere dai numeri diversi nelle regioni. Conclusione: le misure hanno funzionato per contenere l’impatto in singole regioni e i pazienti, indipendentemente da dove si trovino, con le terapie intensive raggiungono un tasso di sopravvivenza di tutto rispetto”.

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