Coronavirus, Gallo (M5S): per la Scuola 3 mosse su cui puntare per ripartire

Il presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera, Luigi Gallo (M5S), ha parlato della scuola in una intervista concessa all’ANSA, nella quale ha esposto i punti che accompagneranno, e rinnoveranno, la scuola post pandemia da coronavirus.

coronavirus scuola - didattica
foto via La Repubblica

La pandemia di coronavirus ha congelato l’Italia in un lockdown pesante, che riguarda la maggior parte dei servizi e delle attività facenti parte della nostra vita quotidiana. Tra queste, ovviamente, si conta anche la scuola, che si è dovuta per questo arrangiare, in fretta e furia, all’ambiente digitale a tutto tondo.

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Lezioni a distanza, con strumenti offerti gratuitamente dal Ministero dell’Istruzione, e tanta pazienza da parte degli studenti così come degli insegnanti, destabilizzati da una situazione senza precedenti. Ma la scuola dovrà ripartire, prima o poi. E per far sì che si parli più di un “prima” che di un “poi”, è importante già da ora mettere nero su bianco quelle che dovranno essere le risposte efficaci per un ritorno tra i banchi altrettanto efficace e sicuro per la salute.

In merito a ciò, allora, si è espresso il presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera, Luigi Gallo (M5S), che per le penne dell’ANSA ha parlato di quelli che al momento sono tre punti fondamentali, imprescindibili, che permetteranno un rientro a scuola adeguato al clima pandemico che si continuerà a respirare.

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Coronavirus e scuola, Gallo: va aggiunta innovazione didattica

In buon sostanza i punti espressi da Luigi Gallo sono incentrati sul prosieguo del distanziamento sociale: e allora, meno alunni per classe, didattica a distanza strutturale e didattica all’aperto è quanto il governo sta tenendo in considerazione.

Secondo quanto spiegato dal presidente, infatti, sebbene siano ancora in forse, le valutazioni del Ministero dell’Istruzione stanno tenendo conto di molteplici prospettive: “Sono aperti tutti gli scenari. Il decreto scuola dà la possibilità di tenere conto dei vari scenari, a seconda se bisogna ancora evitare la presenza a scuola o se inizia la cosiddetta fase due in cui gradualmente si riprendono parzialmente le attività; non possiamo dare ancora nessuna risposta definitiva“.

luigi gallo
Il presidente della Commissione Istruzione e Cultura della Camera, Luigi Gallo (M5S) – foto via Facebook

Nessuna risposta definitiva, ma un piano di intervento che parta già da ora è fondamentale per non ritrovarsi con l’acqua alla gola quando si potrà tornare a riaprire i cancelli delle scuole. “Il ministro Azzolina è riuscita ad evitare una riduzione del personale della scuola nonostante la diminuzione del numero di alunni, ora serve una riforma per ospitare meno alunni per classe e serve una didattica digitale più strutturale, perché anche se non sostituirà mai la didattica classica, da ora in poi accompagnerà il vissuto della nostra scuola“, spiega infatti Gallo.

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E, sempre tenendo conto del cambiamento che avverrà nel nostro modo di vivere e studiare, a causa del coronavirus, “va aggiunta l’innovazione della didattica all’aperto: c’è già una rete di scuole che lavora in questo modo, ha come capofila una scuola di Bologna; ci possono essere occasioni, con l’opportuna sicurezza, per cui i ragazzi possono fare moduli di apprendimenti anche all’esterno della scuola“. Un nuovo modo di vivere la scuola, dunque, che sempre secondo le dichiarazioni stesse di Gallo si sta dimostrando – forse anche a causa del clima attuale – come un settore vivace e in grande fermento.

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