Anthony Fauci messo alla berlina, lo Spallanzani lancia un appello

Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive, ha scritto una lettera. Si legge il grande apporto dato da Anthony Fauci alla comunità scientifica, negli Usa e nel mondo.

anthony-fauci

La scienza italiana si schiera dalla parte di Anthony Fauci. Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases è finito nell’occhio del ciclone negli Stati Uniti. In particolare è stato il presidente Donald Trump ad attaccare lo scienziato di origini italiane, tanto da valutare l’eventualità di un licenziamento. Ma dall’ospedale Spallanzani arriva un importante sostegno nel confronti dello scienziato. E a renderlo pubblico è stato Giuseppe Ippolito, il direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma.

Ippolito ha scritto una lettera all’indirizzo di Sergio Mattarella, Giuseppe Conte e i ministri. Si legge il grande sostegno della comunità scientifica italiana nei confronti di Fauci. “Le notizie delle ultime ore sembrano indicare che Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, potrebbe essere estromesso dalla task force che coordina la risposta del governo USA alla pandemia COVID-19. Questa, se confermata, sarebbe una notizia disastrosa non solo per gli Usa, ma per tutta la comunità internazionale, che si trova a fronteggiare la più importante emergenza sanitaria da oltre un secolo”.

Leggi anche -> L’appello degli anestesisti italiani: “Bisogna prendere questi provvedimenti adesso”

Leggi anche -> Coronavirus,Giappone: camera di commercio italiana pianifica rilancio Made in Italy

Giuseppe Ippolito è l’autore della lettera – meteoweek.com

“Abbiamo bisogno della leadership di Fauci – prosegue Ippolito – , negli USA o altrove, per far fronte alle sfide che ci pone questa pandemia. Il nostro Istituto sarebbe onorato di poter collaborare con Fauci, e speriamo che anche il Governo e la Regione Lazio potranno beneficiare delle sue capacità”. Dunque il direttore sottolinea le capacità del collega messo alla berlina: “Fauci non è soltanto un funzionario di eccezionale capacità e lealtà, che ha servito il suo Paese come direttore del NIAID per oltre trentacinque anni e con sei presidenti. È uno dei più importanti scienziati al mondo nel campo delle malattie infettive, che con la sua leadership, la sua capacità di lavoro e la sua eccezionale spinta etica è stato una guida e un punto di riferimento mondiale in tutte le emergenze sanitarie degli ultimi tre decenni e più”.

Ippolito, nella sua lettera, sottolinea che “le sue ricerche sono state centrali nella comprensione del meccanismo attraverso il quale l’HIV distrugge il sistema immunitario”. Inoltre si sottolinea il fatto che “Fauci ha salvato le vite di milioni di donne, uomini e bambini, negli Stati Uniti ed in tutto il mondo”. Il direttore della NIAID, stando al parere espresso dal suo collega, “si è occupato diffusamente anche di SARS, influenza aviaria, influenza suina: tutte esperienze che oggi sono preziose nella risposta globale ad un nuovo coronavirus che minaccia l’umanità, e che richiede unità e solidarietà per essere combattuto”.

Leggi anche -> Coronavirus, Trump sospende i fondi all’Oms: “Troppi errori”

E poi c’è il grande contributo che Anthony Fauci ha dato ai suoi colleghi, e che Ippolito ha voluto ribadire ancora una volta. “Alla sua scuola si sono formati centinaia di scienziati, medici e ricercatori, che hanno contribuito alla lotta alle malattie infettive in tutto il mondo. In Italia l’Istituto Spallanzani gli è riconoscente per il supporto e l’aiuto sempre attento e disinteressato con il quale ha contribuito a portare avanti i progetti e le attività di ricerca dell’Istituto. Una generosità che non possiamo che attribuire alle sue origini italiane, sempre ricordate con orgoglio. Abbiamo bisogno della leadership di Anthony Fauci negli USA o altrove, per far fronte alle sfide che ci pone questa pandemia”.

Impostazioni privacy