Dal Mes alla riapertura delle attività, dalla stabilizzazione degli infermieri ai provvedimenti per le imprese: Matteo Salvini a tutto campo contro il governo Conte.

In una serie di interventi e dichiarazioni Matteo Salvini attacca duramente il governo: “Ma come, Conte non aveva detto in
diretta su tutte le tivù che non avrebbe mai usato il Mes? Che
cambiato idea come pare, è necessario, giusto, doveroso e
trasparente che ci sia un voto in Aula prima della riunione del
permetta, anche la Democrazia. Siamo ancora una Repubblica o
siamo ritornati una monarchia? Al Quirinale pare tutto normale?” La questione Mes è quella che scalda di più: “Mi unisco all’appello al governo firmato poco fa da 101 economisti e professori italiani” ha proseguito Salvini. “L’appello che è intitolato “Non firmate quell’accordo”. Si emettano invece Buoni del Tesoro italiani, esentasse, a lunga scadenza e garantiti dalla Bce, per finanziare la ricostruzione. La Lega non permetterà che si usi l’emergenza Virus per svendere l’Italia ad interessi stranieri”.

L’ex ministro dell’Interno è anche intervenuto sulla questione “ripartenza”: “Buone notizie dalla Lombardia: il governatore ha annunciato la riapertura ‘intelligente’ dal 4 maggio chiedendo al governo di ‘chiuderla con le chiusure’. E’ un bene che dalla Lombardia arrivi questo messaggio di speranza, con cautela ed intelligenza: un reclusione che andasse avanti sarebbe un disagio economico e sociale irrimediabile”.

Salvini è poi tornato sul tema delle riaperture: “Nella vicina Austria sono riaperti i negozi e da lunedì in Germania tutte le attività commerciali fino a 800 mq: quindi tutti i negozi, quelli che soffrono di più. Questa reclusione forzata alla lunga rischia di provocare danni economici e sociali irrecuperabili nel futuro” ha spiegato. Poi, la frecciata: “Da noi nella migliore delle ipotesi
affitto o una bolletta”. L’ultima battuta è una richiesta: “In Parlamento chiediamo di votare un mandato al presidente del Consiglio per andare a trattare a Bruxelles. Speriamo che domani la conferenza dei capigruppo del Senato ricordi che per legge, democrazia, trasparenza e buon gusto chiunque vada a trattare deve farlo con un chiaro mandato del Parlamento che rappresenta il popolo italiano. Non siamo degli uditori”.





