Prenotazioni cancellate, o del tutto mai arrivate: Federbalneari, l’associazione di categoria del turismo costiero, spera in un intervento del Governo. Ma la prospettiva è pessima.

Moltissime cancellazioni o mancate prenotazioni in tutte le località con un inevitabile collasso della filiera della “vacanza del mare”: la prospettiva per chi lavora nel settore del turismo è pessima. L’unica speranza è un intervento del governo. E’ per questo che le associazioni di categoria continuano a guardare con fiducia ed attenzione al dialogo serrato con il Governo e con i vari Ministeri che sta portando avanti in questi giorni, proprio per far fronte ad una situazione catastrofica.
Tra chi aspetta e spera c’è Marco Maurelli, direttore di Federbalneari Italia, associazione tra le più rappresentative d’Italia del turismo costiero con le 13 associazioni regionali e per oltre 3000 imprenditori del turismo rappresentati.
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“E’ già sotto gli occhi di tutti come il comparto del turismo
prenotazioni che si rifletteranno negativamente ed
inevitabilmente sull’economia del turismo e su tutto il suo
milione di unità” spiega Maurelli.
Per Federbalneari è, quindi, fondamentale che il Governo metta
subito in campo le misure ordinarie tra le quali, in primis, la
balneari e il mantenimento dei livelli occupazionali. Federbalneari interviene anche sull’ipotesi dei box in plexiglass sulle spiagge. “Abbiamo ricevuto tantissime telefonate da parte dei nostri associati, dai Comuni e dalle Regioni che chiedevano chiarimenti su quella che è stata fatta passare come soluzione per salvare la stagione balneare mentre, invece, è la proposta, seppur scenografica e di effetto, di un’azienda. In un momento così drammatico per il settore turistico balneare, con un comparto praticamente sull’orlo dell’abisso, c’è chi non trova di meglio che proporre ipotesi incredibili” ha commentato Maurelli.





