Mafia, Lega: “Bonafede chiarisca sui domiciliari concessi a boss mafioso”

I parlamentari della Lega in Commissione Antimafia hanno chiesto la convocazione urgente del ministro Bonafede per chiarire le ragioni della concessione degli arresti domiciliari a un boss mafioso.

Mafia, Lega- Bonafede chiarisca sui domiciliari concessi a boss mafioso - Franco Bonura- meteoweek.com
Mafia, Lega- Bonafede chiarisca sui domiciliari concessi a boss mafioso – Franco Bonura – meteoweek.com

Il boss della mafia palermitana, Francesco Bonura, detto Franco, ha 78 anni ed è gravemente malato di cancro e per tali ragioni avrebbe ottenuto gli arresti domiciliari presso la sua casa, situata nella zona dello stadio di Palermo. Il capo della cosca di Passo Rigano, dopo diverse operazioni subite per ridurre il carcinoma, ha lasciato il carcere di Opera, a Milano, perché nelle condizioni di salute in cui verte è maggiormente esposto all’interno della struttura penitenziaria al rischio di contrarre il Coronavirus. Ma i parlamentari della Lega in Commissione Antimafia, Gianluca Cantalamessa, Andrea Dara, Lina Lunesu, Enrico Montani, Luca Paolini, Pasquale Pepe, Erik Pretto, Gianni Tonelli, Francesco Urraro, vogliono vederci chiaro: “chiediamo la convocazione urgente del ministro della Giustizia in commissione Antimafia. Bonafede chiarisca subito la ragione per la quale sono stati concessi gli arresti domiciliari a un pericolosissimo boss mafioso detenuto col 41-bis. Dopo aver mandato a casa un altro noto esponente della criminalità organizzata calabrese appena una settimana fa, ora l’ennesimo esempio di giustizia malata nel nostro Paese. La Lega ha presentato in proposito anche un’interrogazione. Il Guardasigilli relazioni al Parlamento, spieghi cosa sta succedendo e perché“.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha, però, tacciato di sciacallaggio la richiesta da parte degli esponenti della Lega e ha dichiarato in un post su Facebook: “Sostenere che alcuni esponenti mafiosi sono stati scarcerati per il decreto legge ‘Cura Italia’ non solo è falso, è pericoloso e irresponsabile. Si tratta infatti di decisioni assunte dai giudici nella loro piena autonomia che in alcun modo possono essere attribuite all’esecutivo“. E ha aggiunto: “è particolarmente grave in questo momento la diffusione di notizie false. Se poi si parla di una materia delicata come la lotta alla mafia, si tratta di inaccettabile sciacallaggio”.

Bonafede ha poi continuato spiegando che sono già state richieste le dovute verifiche sulle scarcerazioni e ha dichiarato: “l’unica cosa che può fare il Governo (e che, ovviamente, sta già facendo) è attivare, nel rispetto dell’autonomia della magistratura, tutte le verifiche e gli accertamenti del caso, considerato anche il regime di isolamento previsto dal 41 bis. E’ giusto, però, sottolineare che, in questo momento, i magistrati di sorveglianza stanno facendo un lavoro importantissimo per affrontare l’emergenza Coronavirus nelle carceri e che tutte le leggi approvate da questa maggioranza e riconducibili a questo governo sanciscono esplicitamente l’esclusione dei condannati per mafia (ma anche di qualsiasi reato grave) da tutti i benefici penitenziari“.

Il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, del Movomento 5 stelle, è, però, intervenuto su Twitter affermando che è inaccettabile scarcerare boss mafiosi per la quarantena: “confesso che non riesco proprio ad accettare di vedere boss mafiosi uscire dal carcere per fare la quarantena per Covid-19 ai domiciliari. Nonostante ci si impegni a garantire la sicurezza di tutti. Mi auguro si trovino altre soluzioni al più presto“.

Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto sull’argomento e in conferenza stampa ha dichiarato: “non basta cantare Bella Ciao dal balcone se nel mentre ti escono i camorristi dal carcere” e poi ha proseguito, criticando la “circolare del ministero della Giustizia datata 21 marzo, per la quale i mafiosi con più di 70 anni, in regime di 41 bis, con qualche patologia sono liberi di uscire. Sono già a casa dei boss e rischiano di uscire di galera personcine per bene come Bagarella e Santapaola. Per rispetto dei magistrati e dei giornalisti caduti per mano mafiosa, non ci interessa se è colpa di Bonafede: chiudete le porte del carcere per i mafiosi“.  Salvini ha poi concluso il suo intervento facendo un appello al governo, nel quale chiede di lasciare uscire le persone affette da disabilità psichica e i malati di autismo.

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