Coronavirus, scarcerato anche il boss della camorra Pasquale Zagaria

L’imprenditore, fratello del boss Pasquale, era stato condannato al regime di 41 bis. Una grave patologia, unita alla minaccia per il Coronavirus, ha portato al trasferimento dal carcere di Sassari.

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Pasquale Zagaria non sarà più recluso presso la casa circondariale di Sassari. La decisione è stata presa dai giudici del Tribunale di Sorveglianza della città sarda, dove il noto imprenditore, fratello del boss dei Casalesi Michele, era stato trasferito. Le sue condizioni di salute, specialmente in questo periodo di piena emergenza Coronavirus, ha indotto i giudici a ordinarne l’uscita dal carcere per il trasferimento presso una struttura ospedaliera dell’isola. Si è trattato, stando a quanto è stato reso noto dal Tribunale sassarese, di una decisione che non poteva essere evitata.

Pasquale Zagaria era in regime di 41 bis proprio per il suo legame con il fratello e con il clan camorristico dei Casalesi. Stando a quanto fanno sapere i magistrati di Sassari che si sono incaricati di prendere la decisione, non c’era la disponibilità da parte delle strutture sanitarie della Sardegna per garantire a Zagaria la prosecuzione di un adeguato iter diagnostico e terapeutico. Pasquale Zagaria, detto “Bin Laden”, è infatti al centro di cure per cercare di debellare una grave patologia che lo ha colpito diversi mesi fa, e che per il momento lo obbliga all’interno del piccolo ospedale interno al carcere.

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I magistrati di sorveglianza di Sassari, pur di evitare la scarcerazione di Pasquale Zagaria, hanno chiesto un suo eventuale trasferimento in un altro penitenziario. La richiesta è pervenuta al Dap per consentire a “Bin Laden” di proseguire i trattamenti di cui necessita per la patologia che lo ha colpito. Almeno per il momento, come si legge nel provvedimento redatto dal Tribunale di Sorveglianza di Sassari, “dal Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria non è ancora giunta alcuna risposta”. Dunque, almeno per il momento, Pasquale Zagaria risulta scarcerato. E il Coronavirus potrebbe avergli consentito di uscire dalla galera.

Pasquale Zagaria sta scontando una condanna a 20 anni di reclusione, rideterminata dal Tribunale di Napoli e passata in giudicato un mese fa, lo scorso 23 marzo. In assenza di alternative alla detenzione richiesta al Dap, il Tribunale di Sorveglianza di Sassari ha disposto la detenzione domiciliare nel Bresciano. E Matteo Salvini, attraverso Facebook, non ha fatto mancare il suo commento caustico alla decisione, non ancora presa a dire la verità, dal Dap nei confronti di Zagaria.

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