Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato 2000 capi di abigliamento contraffatti per un valore di 200.000 euro.

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Il mercato del falso non si ferma, nemmeno in tempi di lockdown, nemmeno di fronte al Covid-19: con negozi che non sanno se il 18 maggio riusciranno a rialzare i battenti, con l’angoscia di chi il lavoro l’ha perso per sempre. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato in un magazzino del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio oltre 2.000 capi di abbigliamento contraffatti del valore di circa 200 mila euro denunciando 6 responsabili per commercio di prodotti con marchi falsi di note griffe di moda. Il maxisequestro avvenuto proprio in questi giorni ha portato alla luce questa drammatica realtà. L’operazione ha preso le mosse da un controllo su strada nel corso del quale i “Baschi Verdi” hanno notato un’autovettura che trasportava e scaricava numerose buste di plastica in un noto centro commerciale, andando più a fondo è venuto fuori il traffico da centinaia di migliaia di euro. A svelare il mistero nascosto tra le pareti del camioncino una perquisizione che ha portato la Guardia di Finanza al deposito. Con accurate indagini, poi, si è risaliti ai nomi dei sei soggetti implicati, tutti napoletani.
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I sei proprietari del magazzino avevano organizzato una vera e propria rete di vendita del falso pubblicizzando i prodotti tramite le pagine dei social network
spedite agli acquirenti. L’operazione è stata rinominata “#Iocomprodacasa” è stata portata a termine.