Ecobonus, al via il 1° luglio la corsa ai lavori condominiali: paga lo Stato

C’è molta attesa per il via ai maxi ecobonus previsti dal governo a partire dal primo luglio: fino al 110% della spesa sostenuta in detrazione fiscale. Una occasione unica per ristrutturare casa.

Diciotto mesi per approfittare uno dei più incredibili bonus per fare ristrutturare prime e – in alcuni casi – seconde case. Sembra proprio che l’opportunità offerta dal decreto Rilancio con il super ecobonus – che prevede uno sgravio fiscale del 110% sotto forma di detrazioni Irpef spalmate in cinque anni – sia un’occasione da afferrare al volo. Bisogna però sapere che esistono norme molto precise da rispettare e, in ogni caso, il bonus non è disponibile per tutti gli immobili né per tutti i contribuenti. I diciotto mesi sono quelli che intercorrono tra il 1° luglio prossimo, data di entrata in vigore del decreto Rilancio al 31 dicembre 2021. Tempi che non sono molto larghi perché alcuni degli interventi previsti dal bonus, come ad esempio le opere di coibentazione e ancor di più quelle di consolidamento antisismico, sono di lunga durata e in molte regioni d’Italia per motivi climatici d’inverno difficilmente si possono effettuare. Inoltre c’è il problema delle assemblee condominiali, che con le norme attuali sono di fatto impossibili da effettuare con la presenza fisica dei condòmini. Come accade per gli altri bonus di questo tipo si dovrebbe adottare il criterio di cassa: l’agevolazione fiscale quindi sarà calcolata sulle somme saldate appunto tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

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Le opere devono riguardare condomini o unità immobiliari indipendenti, non in costruzione, che siano prima casa. In alcuni casi sarà possibile ottenere il bonus anche per lavori sulle seconde case: se si possiede una villetta che si utilizza come casa di vacanza o la si affitta non si ha diritto al bonus, se la seconda casa è in condominio invece si ha diritto al bonus.  Sono agevolate innanzitutto le opere di coibentazione dell’edificio, la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno di classe A. Ha diritto al superbonus anche l’installazione di impianti fotovoltaici, con un tetto massimo di spesa di 48mila euro per edificio Ci sarà la detrazione al 110% anche per l’installazione di colonnine di ricarica delle vetture elettriche e per tutti gli interventi di efficientamento energetico previsti dall’ecobonus attualmente in vigore (schermi solari, infissi ecc) sempre però se rientrano nell’ambito di interventi che hanno diritto al superbonus. Le fatture vanno pagate con “bonifico parlante”, e dovranno essere indicate le generalità di chi riceve la somma e del committente. Per i lavori di efficientamento energetico bisogna inviare la documentazione tecnica che certifichi la rispondenza delle opere alle specifiche normative. I tecnici abilitati dovranno asseverare, con responsabilità penale, anche che i lavori sono stati pagati a un prezzo congruo con verifica dell‘Agenzia delle Entrate. Questo passaggio è obbligatorio anche per il sismabonus. E‘ prevista la possibilità di cedere il credito o all’impresa che effettua i lavori o fornisce le apparecchiature o anche alle banche. E‘ un aspetto decisivo perché elimina il rischio che il contribuente non possa pagare.

 

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