Silvio Berlusconi e la crisi:” Bisogna investire nell’alta formazione”

Non si è fatta attendere la riflessione di Silvio Berlusconi sulle considerazioni di Ferruccio de Bortoli riguardo alla classe dirigente italiana. “Da imprenditore prima che da politico ho il dovere di guardare al futuro di questo Paese, la mia è una responsabilità sociale”, afferma il leader di Forza Italia ai microfoni del Corriere della Sera.

(Photo by Franco Origlia/Getty Images)

Torna a far riflettere il caso Alitalia. Dentro alle polemiche sugli aiuti statali stanziati per far ripartire l’azienda, la riflessione di Ferruccio de Bertoli sul capitale umano e la classe dirigente è stata al centro delle riflessioni anche di Silvio Berlusconi. Con una premessa sul suo passato da imprenditore, ancora al centro delle sue passioni, inizia con il ribadire la sua responsabilità sociale per il futuro del Paese. Dopo alcune affermazioni sull’Italia che ricordano la famosa scesa in campo del ’94, il leader ci tiene a sottolineare: “La mia vera professione, il lavoro che amo, quello con il quale credo di essere riuscito a realizzare qualcosa di importante non solo per me e perla mia famiglia ma per il Paese è quello di imprenditore. Ho sempre creduto, da liberale, che siano proprio gli imprenditori veri — quelli capaci con le loro forze, di creare, di innovare, di trasformare —a esercitare una funzione pubblica importante, nell’interesse della collettività”.

Silvio Berlusconi: “Prima che politico sono nato come imprenditore”

Consapevole di rappresentare una parte politica ben precisa, ci tiene a sottolineare il suo ruolo di imprenditore, come parte di quella borghesia produttiva, di quella “classe dirigente privata” di cui parla Bortoli, che non può alimentarsi solo tramite aiuti individuali o privati, seppur doverosi in questo momento per far ripartire il Paese.

Propongo ai miei colleghi imprenditori, ma anche ai grandi manager, di sederci intorno a un tavolo e di ragionare concretamente su come dare seguito all’appello di de Bortoli. Come venire in aiuto alla formazione della futura classe dirigente di questo Paese, quella di cui oggi scontiamo l’assenza in tutti i campi”, sottolinea ancora Silvio Berlusconi.

Investimenti nell’alta formazione

Così al centro dell’attenzione pone i grandi investimenti nell’alta formazione, ambito penalizzato nei momenti di debolezza del Paese e guida maestra per creare un tessuto collettivo qualificato. “Possiamo dare vita, con le nostre forze, a una grande iniziativa privata per l’alta formazione, che integri e completi ai vertici il sistema pubblico dell’istruzione. Che selezioni e faccia crescere migliori, concedendo un’opportunità a prescindere dal reddito e dalle condizioni di partenza. Potrebbe essere un primo passo di un percorso più ampio”. Così la risposta di Berlusconi è quella di un più ampio progetto per il futuro del Paese, senza connotazione politica, al servizio civile per l’Italia. Aggiunge in chiusura “È il momento di farsi avanti, di uscire allo scoperto, di ragionare e agire insieme”.

Impostazioni privacy