Ue, Von der Leyen presenta Next Generation Eu: nuovo strumento da 750 miliardi

Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha oggi presentato un nuovo pilastro per il piano di ripresa in Europa: Next Generation EU, uno strumento potente che verrà integrato in un bilancio Ue a lungo termine.

 von der Leyen - Next Generation Eu

Nella giornata di oggi, la Commissione Europea ha presentato la sua proposta per un importante piano di risanamento a seguito della drammatica e difficoltosa emergenza Covid-19. Per garantire una ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa per tutti gli Stati membri, la Commissione ha quindi proposto la creazione di un nuovo strumento di ripresa, chiamato Next Generation EU e integrato in un bilancio dell’UE potente, moderno, rinnovato e, soprattutto, a lungo termine.

Questo è quanto viene riportato direttamente dal portale ufficiale dell’CE, a ripresa dell’annuncio effettuato dalla presidente Ursula Von Der Leyen, che ha presentato al parlamento europeo il piano per la ripresa 2020.

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Von der Leyen, Next Generation Eu: “Ripareremo le economie insieme”

Come spiegato da Ursula Von Der Leyen, durante il suo discorso al parlamento europeo, il coronavirus ha scosso profondamente l’Europa, mettendo a dura prova i sistemi sanitari e assistenziali degli Stati membri, le società, le economie e il modo di vivere e lavorare. “La crisi ha provocato effetti in tutti i Paesi e nessuno di questi è in grado di difendersi da solo. Un’economia in difficoltà da una parte indebolisce quella forte dall’altra. Divergenze e disparità aumentano, e ora abbiamo solo due scelte: andare da soli, lasciando Paesi e regioni indietro, o prendere la stessa strada, tutti insieme. Per me la scelta è semplice: voglio che si prenda una strada solida insieme“, ha sottolineato la presidente Ue.

Per proteggere vite e mezzi di sussistenza, riparare il mercato unico e costruire una ripresa duratura e prospera, la Commissione europea ha quindi proposto di sfruttare tutto il potenziale del bilancio dell’Unione, attraverso lo strumento Next Generation EU dal valore di 750 miliardi di euro e applicabile in tre aree di intervento. Attraverso quindi un sistema di rinforzi mirati del bilancio a lungo termine, per il periodo 2021-2027, in Europa la potenza di fuoco finanziaria totale del bilancio verrà portata a 1.850 miliardi di euro.

Secondo quanto illustrato dalla presidente, questo “piano di ripresa trasforma l’immensa sfida che stiamo affrontando in un’opportunità, non solo sostenendo la ripresa dei Paesi ma anche investendo nel nostro futuro: il Green Deal europeo e la digitalizzazione promuoveranno l’occupazione e la crescita, la resilienza delle nostre società e la salute delle nostre ambiente. Questo è il momento dell’Europa. La nostra volontà di agire deve essere all’altezza delle sfide che tutti noi affrontiamo. Con Next Generation EU stiamo fornendo una risposta ambiziosa”.

ursula von der Leyen

Uno sforzo per la ripresa da 2.400 miliardi

Lo sforzo complessivo dell’Ue per la ripresa sarà “da 2.400 miliardi” di euro, ha fatto sapere la presidente della CE Ursula Von der Leyen, presentando il nuovo strumento di Next generation Eu. “Le proposte più coraggiose sono quelle più sicure”, ha spiegato, perché la proposta del fondo Next Generation EU da 750 miliardi si aggiungerà infatti ai 1.100 miliardi di bilancio pluriennale Ue, il Qfp, “riveduto a 1.100 miliardi, per un totale di 1.850 miliardi” di euro. E il tutto si sommerà ai 540 miliardi delle misure già approvate: Mes light, Sure per la disoccupazione e fondi Bei.

Un “passo coraggioso“, questo, che viaggia in direzione di “un’Europa della sostenibilità”. Perché, come ha poi ha poi concluso Von Der Leyen sempre nel suo discorso all’europarlamento, “lo dobbiamo alle prossime generazioni. Viva l’Europa“.

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Amendola, l’Europa c’è: ora serve un Recovery Plan nazionale

Molto favorevole il responso da parte del ministro per gli Affari Europei, Enzo Amendola, che ha così commentato il discorso e l’annuncio che Von der Leyen ha fatto in occasione dell’europarlamento. “L’Europa c’è. La proposta di Recovery Fund della Commissione – ovvero dello strumento Next Generation EU – è una base solida per concludere in modo positivo i negoziati al prossimo Consiglio Ue”, spiega infatti Amendola, che passa quindi la palla al team del premier Conte.

“Ora il governo definirà, come ha detto Conte, un Recovery Plan nazionale collegato alle misure europee. Diamo concretezza a un grande piano di trasformazione e riforma del Paese, basato sull’economia verde, digitalizzazione, sanità, istruzione e ricerca”, ha sottolineato il ministro.

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