Nordio attacca la magistratura: “Csm da cambiare, via le correnti”

L’ex magistrato non usa mezzi termini per commentare il recente caso che vede coinvolto il pm Palamara. “Uno schifo davanti al quale si rende necessario un cambiamento”, tuona Nordio.

carlo nordio

Carlo Nordio non le manda a dire nei confronti del Consiglio Superiore di Magistratura. L’ex magistrato è stato protagonista di una dura intervista, rilasciata per Italia Oggi. Qui Nordio, che ha ricoperto tra gli altri il ruolo di procuratore aggiunto a Venezia, si è lasciato andare a commenti molto forti sulla vicenda della chat che vede protagonista il pm Palamara. Una situazione che ha sconcertato e non poco l’ex toga, tanto che il suo commento è particolarmente aspro: “Uno schifo. Davanti al quale anche i padri costituenti se risorgessero sarebbero i primi a voler cambiare le regole del Csm”, ha dichiarato.

Nordio ha fatto capire che gli attacchi via messaggi nei confronti di Salvini riducono in maniera drastica anche la credibilità della magistratura. Tanto da invocare un cambiamento radicale all’interno del Csm, in modo da poterne ripulire l’immagine pubblica: “Non mi aspettavo un simile livello di bassezza – prosegue Nordio durante l’intervista – . Da magistrato l’ho trovato ripugnante. È grave se un giudice si pronuncia per l’assoluzione di una persona che ritiene colpevole. Ma se auspica la condanna di uno che ritiene innocente è un sacrilegio”.

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Palamara nel mirino dell’ex collega – meteoweek.com

Secondo l’ex procuratore di Venezia, “bisogna liberare il Csm dalle correnti e per farlo si deve ricorrere al sorteggio dei suoi componenti”. E svela quella che può essere vista come una ricetta per far sì che lo stesso Csm possa avere anche una maggiore trasparenza nella scelta dei suoi vertici. “Naturalmente – prosegue – il sorteggio per il Csm dovrebbe avvenire dentro un paniere composto di magistrati di alto grado, di avvocati membri dei consigli forensi e di docenti universitari di materie giuridiche. Tutte persone, per definizione, intelligenti e competenti”.

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Proprio a proposito del sorteggio, si tratta di una soluzione poco gradita all’Associazione nazionale magistrati. Nordio legge la posizione dell’Anm in questo modo: “Le critiche che l’Anm rivolge al sorteggio suonano più o meno così: che nessuno si farebbe operare da un persona presa a caso tra i passanti. Quindi rispondo che si tratta di enfatiche banalità o meglio di puerili ipocrisie”. L’ex magistrato parla quindi di “banalità” e fa capire che il sorteggio “dovrebbe avvenire tra persone qualificate”. Le critiche dell’Anm vengono dunque viste come la paura di perdere potere.

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E poi c’è un duro attacco anche nei confronti del Movimento 5 Stelle. Al centro della polemica accesa da Nordio, c’è la possibile applicazione del cosiddetto “trojan” come sistema per usare ogni tipo di intercettazione durante le indagini. Secondo l’ex magistrato “è uno strumento ignobile, dovrebbe esser trattato come i confidenti, le spie o le lettere anonime. Cioè un elemento di spunto per le indagini, ma non un mezzo di prova”.

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